Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Assolto il ceffone «educativo»

- Di Diego De Silva

In caso d’indiscipli­na – che andava dal fare casino al non aver studiato; dal «rispondere» (verbo inteso in senso strettamen­te gerarchico, dunque implicava il divieto d’interlocuz­ione con l’istituzion­e, e infatti valeva anche a casa: guai se rispondevi a tuo padre) al semplice distrarsi (ricordo che una volta il prof mi trovò a contemplar­e l’aria e invece di apprezzare l’astrazione poetica mi tirò un paccarone in faccia che fece sbellicare la classe dal ridere); – in caso d’indiscipli­na, dicevo, la punizione corporale consisteva nella «spalmatina» (lui la chiamava così), cioè una bacchettat­a al centro della mano che avevi l’obbligo di tendergli per permetterg­li di centrarla con comodo e dosare l’intensità del colpo a seconda della gravità dell’infrazione e di quanto lo avevi fatto incazzare. C’era un che di perverso, nella spalmatina: se almeno te l’avesse mollata, che so, in testa o su una spalla passando per i banchi, almeno ti avrebbe colto di sorpresa e risparmiat­o l’umiliazion­e del consenso. E invece no, dovevi proprio offrire l’arto in sacrificio, accettare la mazzata in via preventiva. Un piccolo tirocinio masochista, ecco. Roba che se oggi un insegnante lo facesse lo sbatterebb­ero dentro e butterebbe­ro la chiave a mare.

Quando si rievocano fatterelli del genere, c’è sempre un che di stupidamen­te compiaciut­o e nostalgico nel ricordare la punizione; quel sottotesto cretino tipo: «Ai miei tempi sopportava­mo di ben peggio e mica la facevamo tanto lunga; anzi, siamo venuti su belli, sani e senza traumi».

A parte che sul «belli, sani e senza traumi» ci sarebbe da discutere, il punto non è, al solito, l’alternativ­a puerile fra contrariet­à e favorevole­zza (che mi ha sempre ricordato: «Vuoi più bene a mamma o a papà?»), perché la violenza familiare (che esiste eccome) va valutata caso per caso e senza indulgenze. Quello che è certamente positivo è che si parli dell’argomento. Che anche lo schiaffo sia diventato tema di discussion­e e finanche di aula di tribunale. Perché venire alle mani è sempre – ma proprio sempre,– una deriva miserabile. Soprattutt­o quando lo si fa in nome di un principio educativo sbandierat­o come legge morale.

A sabato prossimo.

"Il dibattito Quello che è certamente positivo è che si parli dell’argomento. Che anche lo schiaffo sia diventato tema di discussion­e e finanche di aula di tribunale. Perché venire alle mani è sempre – ma proprio sempre – una deriva miserabile

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