Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Lettera aperta «Un bollino blu per la parità nelle stagioni»
Le proposte di Illumina e Slc Cgil per l’8 marzo
Che il teatro sia un «fatto» di uomini è una storia antica quanto il teatro. È quasi un aspetto identitario in un mondo in cui anche i ruoli femminili erano interpretati da uomini travestiti da donne. Questo era il passato certo, ma anche il presente, dicono le artiste di Illumina, tende a marginalizzare la creatività femminile. Ecco perché con Slc-Cgil Campania si sono unite per scrivere una «Lettera Aperta» alle direzioni artistiche dei teatri campani, che inizia con un «Carissime e carissimi». E continua così: «Se sul piano formale la parità fra i sessi è compiuta, numerosi e pervasivi sono gli ostacoli che continuano a limitare di fatto l’effettiva partecipazione delle donne alla organizzazione culturale, politica ed economica del Paese. Il mondo dello spettacolo è uno di quei settori nei quali il divario occupazionale di genere mostra le percentuali più sconfortanti».
E raccontano che in Campania, da una mappatura emergono dati (di cui si dà conto in sintesi nell’articolo a sinistra) non proprio incoraggianti che peraltro «non sono sufficienti a raccontare la realtà perché rappresentano solo la punta dell’iceberg di un sistema caratterizzato da profonde disparità di genere. Colpiscono in senso negativo, in special modo, i dati relativi alle grandi strutture finanziate dallo Stato per il loro ruolo pubblico e culturale. Difatti, l’incidenza femminile nei ruoli creativi e apicali aumenta quando si considerano i teatri più piccoli (con pochi contributi), evidenziando uno scenario comunemente definito “tetto di cristallo”: man mano che aumentano compensi e prestigio, diminuisce la partecipazione femminile in tali ruoli...».
Per questo la narrazione che parte dai palchi è per lo più di un «“femminile” come proiezione di ciò che gli uomini pensano o immaginano delle donne, con la conseguenza che anche le attrici fanno sempre più fatica a trovare parti “credibili” e vicine al sentire di una donna contemporanea. La stessa inoppugnabile libertà di scelta artistica del direttore/direttrice artistico/a, del/la regista o autore/autrice finisce per essere, anche se a volte inconsapevolmente, il frutto di una cultura che pensa al maschile». Per promuovere l’equilibrio di genere, la rete Illumina e Slc Cgil Napoli Campania propongono una serie di iniziative sintetizzate in un interessante piano d’azione in tre punti.
Il primo: «Istituire una premialità, un “bollino di parità di genere”, da dare ai teatri che avviino un percorso virtuoso nella direzione della parità di opportunità e di trattamento fra uomini e donne, da affiggere su programmazioni e/o cartelloni». Il secondo: «Consegnare sin da ora il “bollino di parità di genere” a quei teatri che hanno già raggiunto il 50% di presenza femminile». Lo hanno maturato Elicantropo, Galleria Toledo e Sancarluccio. Terzo e ultimo: «Avviare una serie d’incontri
I virtuosi Rispettano già le pari opportunità tre sale: Elicantropo, Galleria Toledo e Sancarluccio
con le direzioni dei teatri, in particolar modo con quelli che ricevono un contributo ministeriale, per avviare percorsi condivisi di riequilibrio di genere».
Alla presentazione dell’8 marzo (Centro direzionale) parteciperanno Annalisa Velotto (Slc), Maria Caniglia (presidente della quarta Municipalità di Napoli), Cinzia Massa (Cgil), Alessandra Tommasini (Slc nazionale) Teresa Armato (assessore comunale) Mimma Lomazzo (consigliera partità Regione Campania), Alessandra Borgia (attrice) Luana Martucci (Carrozza d’Oro), Alina Narciso (direttrice artistica e animatrice di Illumina) e Sara Sole Notarbartolo (regista e drammaturga).