Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Il sottosuolo «osservato speciale» Tecnologia 3D per cave e acquedotti

Esplorazio­ne virtuale delle cavità, una mappa di dati indispensa­bili per la manutenzio­ne

- Paolo Cuozzo

e messa a sistema del patrimonio di conoscenze sul sottosuolo di Napoli: un processo avviato negli anni Novanta e che ora può avvalersi delle nuove tecnologie».

Dopo una prima fase, che ha visto il trasferime­nto sulla piattaform­a di una banca dati di circa 800 cavità con rilievo 2D, saranno inseriti i rilievi tridimensi­onali. Successiva­mente verranno introdotti ulteriori elementi come la consistenz­a e la struttura di muri, versanti e costoni; aspetto per il quale sarà coinvolto l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, mentre i rilievi verranno effettuati grazie all’accordo di collaboraz­ione che il Comune sta siglando con il dipartimen­to di Ingegneria civile della Federico

II. «La volontà di dotarsi di una piattaform­a digitale — ha affermato il sindaco Gaetano Manfredi — rientra nelle strategie di azione del Comune di Napoli finalizzat­e alla comprensio­ne, analisi, valutazion­e, gestione del rischio idrogeolog­ico e governance territoria­le. La disponibil­ità di dati e la possibilit­à di utilizzarl­i quale base di raffronto, consente un’attenta analisi del livello di rischio a cui sono esposte le persone e i beni e, quindi, di programmar­e gli interventi necessari».

«La piattaform­a è un sistema intelligen­te, in evoluzione e interopera­nte con diversi strati informativ­i che di volta in volta verranno arricchiti — ha spiegato l’assessore alle Infrastrut­ture, mobilità e Protezione civile Edoardo Cosenza

L’università Il lavoro, affidato alla società Digicarta srl è stato presentato alla facoltà di Ingegneria

—. Essa consentirà, in un primo momento, di creare una risorsa digitale utile per la conoscenza e salvaguard­ia del patrimonio ipogeo. In un secondo momento sarà la base per l’accesso condiviso ai gemelli digitali e alle banche dati ad essi collegati: la geologia della città, le infrastrut­ture, i sottoservi­zi, i muri, i versanti e i costoni, messi in diretta relazione, al fine di avere una lettura incrociata di tutti i dati utili a fornire le informazio­ni necessarie alle scelte strategich­e per la salvaguard­ia del territorio in una logica di intervento ordinario e non più straordina­rio».

 ?? ?? Modellisti­ca di ultima generazion­e
Il sottosuolo di Napoli sarà esplorato con una tecnologia in3D( foto a lato). Tale modellazio­ne può essere considerat­a la naturale evoluzione dei supporti per la rappresent­azione del territorio. Essa presenta tra i vari vantaggi quello di essere molto intuitiva.
In un ambiente 3D i dati mostrano esplicitam­ente le loro proprietà quali altezza, profondità, spessore che caratteriz­zano, per natura, la forma degli oggetti geologici e del territorio. La modellisti­ca 3D, inoltre, offre molti punti di vista poiché si possono realizzar tagli e sezioni lungo piani di qualsiasi orientamen­to
Modellisti­ca di ultima generazion­e Il sottosuolo di Napoli sarà esplorato con una tecnologia in3D( foto a lato). Tale modellazio­ne può essere considerat­a la naturale evoluzione dei supporti per la rappresent­azione del territorio. Essa presenta tra i vari vantaggi quello di essere molto intuitiva. In un ambiente 3D i dati mostrano esplicitam­ente le loro proprietà quali altezza, profondità, spessore che caratteriz­zano, per natura, la forma degli oggetti geologici e del territorio. La modellisti­ca 3D, inoltre, offre molti punti di vista poiché si possono realizzar tagli e sezioni lungo piani di qualsiasi orientamen­to
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Transennat­a La voragine in via Pietro Castellino

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