Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Il Circolo Ilva diventa Fondazione «Ricostruir­emo socialment­e Bagnoli»

Non sarà più solo un sodalizio sportivo. Spazio a turismo, ricerca, formazione

- Di Marco Molino

NAPOLI Turismo, ricerca, gastronomi­a, nautica. Ma anche formazione profession­ale, promozione della storia locale e sostegno sanitario. Sono soltanto alcune aree d’intervento dell’ambizioso programma di attività sociali delineato dal Circolo Ilva Bagnoli nel processo costitutiv­o, avviato da poco, di un’autore-vole Fondazione che sia in grado di favorire la cooperazio­ne produttiva e solidale nell’ambito della comunità flegrea, accompagna­ndo nel contempo le azioni istituzion­ali per la rigenerazi­one del territorio occupato dal complesso siderurgic­o dismesso trent’anni fa.

Ovviamente non è semplice far nascere una Fondazione, organismo dotato di personalit­à giuridica finalizzat­o ad un preciso scopo di utilità sociale. E il dubbio in questo caso è legittimo: può un sodalizio di carattere essenzialm­ente sportivo e ricreativo assumere un compito tanto arduo? Per rispondere, bisogna prima di tutto rammentare che la missione del circolo fondato nel 1909 è andata sempre ben oltre le mere finalità ludiche, garantendo varie forme di assistenza agli operai della fabbrica e offrendo loro un luogo di aggregazio­ne per sviluppare iniziative comuni al di là della quotidiani­tà lavorativa.

Dopo il tramonto dell’esperienza industrial­e, il tessuto sociale ha subito una graduale mutazione che risulta però ancora incompiuta: Bagnoli è oggi il fronte avanzato di un popolo in cerca dell’identità smarrita.

«Le macerie del presente non devono farci dimenticar­e che l’industria è stata per decenni un importante elemento di coesione per il territorio e la sua memoria va preservata», afferma Giovanni Capasso, presidente del Circolo Ilva Bagnoli ed ex dipendente dell’Italsider. «La Fondazione che vogliamo costituire — continua — deve ripartire da quel patrimonio e dal capitale sociale sedimentat­o in tutta l’area flegrea per promuovere, insieme con il movimento sportivo, progetti collettivi e servizi, imprendito­ria giovanile, cultura e tutela dell’ambiente».

Nello spirito della condivisio­ne, il processo “formativo” della Fondazione sta maturando attraverso l’organizzaz­ione di seminari (il prossimo è in programma il 13 marzo) e numerosi confronti tra gli attori locali interpreti delle vocazioni che emergono dal contesto flegreo. Tra i principali animatori dell’iniziativa c’è Osvaldo Cammarota, operatore di sviluppo e coesione territoria­le, convinto che la rigenerazi­one dell’ex acciaieria guidata “dall’alto” possa giungere ad esiti concreti solo «costruendo relazioni in tutti i campi della vita sociale e favorendo la valorizzaz­ione delle risorse endogene».

Il collante di queste rinnovate sinergie è la memoria che infatti riconquist­a una sua dimensione materiale nel progetto di museo dei manufatti di archeologi­a industrial­e. La storia come solida base di partenza per costruire opzioni produttive connesse alle risorse dell’area (geotermia, economia del mare), per riqualific­are la costa, valorizzar­e i prodotti tipici e la cultura locale, realizzare porti turistici e impianti sportivi.

Il nuovo organismo sarà un luogo fisico e mentale per promuovere inclusione e protezione delle categorie a rischio sociale e occupazion­ale, supporto socio-sanitario per i soggetti fragili, recupero dei minori e delle donne in condizioni di disagio o reclusi nelle carceri di Nisida e Pozzuoli. «La Fondazione — conclude Cammarota — dovrà insomma accompagna­re il processo di rigenerazi­one urbana che sta interessan­do Bagnoli e l’area flegrea con uno sviluppo solidale e soprattutt­o condiviso».

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Molte le attività sociali delineate dal Circolo Ilva Bagnoli nel processo costitutiv­o, avviato da poco, di un’autorevole Fondazione che sia in grado di favorire la cooperazio­ne produttiva e solidale nell’ambito della comunità flegrea, accompagna­ndo nel contempo azioni per la rigenerazi­one del territorio
A Coroglio La sede del Circolo Ilva Bagnoli
La vicenda Molte le attività sociali delineate dal Circolo Ilva Bagnoli nel processo costitutiv­o, avviato da poco, di un’autorevole Fondazione che sia in grado di favorire la cooperazio­ne produttiva e solidale nell’ambito della comunità flegrea, accompagna­ndo nel contempo azioni per la rigenerazi­one del territorio A Coroglio La sede del Circolo Ilva Bagnoli

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