Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Osimhen in palestra per recuperare Tornano gli infortunati Calzona lavora sugli schemi: pressing alto e ripartenze
«I calciatori devono divertirsi, giocare con la testa libera», diceva Calzona nella sua prima conferenza stampa, alla vigilia della gara d’andata contro il Barcellona. La sua terapia ha riguardato subito l’aspetto più profondo e determinante: la testa. Riportando la squadra nei meccanismi e nei principi di gioco più congeniali, i calciatori sono tornati a divertirsi, sentirsi uniti, allenarsi e trovarsi in campo con maggiore disponibilità. È la terapia del divertimento che non riesce a rimuovere tutte le difficoltà ma aiuta a superarle, ad opporsi all’inerzia negativa che sembrava aver travolto il Napoli.
Venerdì al Maradona arriva il Torino, una sfida fondamentale per dare continuità ai successi contro Sassuolo e Juventus, portare a casa la terza vittoria consecutiva, un obiettivo mai realizzato da inizio stagione. Il Toro dovrà fronteggiare l’emergenza a centrocampo con la squalifica di Ricci e l’infortunio di Ilic. Non ci sarà in panchina Juric, fermato dal giudice sportivo per due giornate dopo le tensioni verificatesi durante la sfida contro la Fiorentina.
Nella rincorsa Champions, la partita contro il Torino è molto importante considerando il weekend ricco di scontri diretti ma è inevitabile avere anche qualche pensiero per il Barcellona nella gestione delle forze. Xavi ha perso Pedri e De Jong per la gara di martedì prossimo. Ma rispetto alla gara d’andata ha recuperato Fermin Lopez e ritrovato la brillante condizione di giocatori come Joao Felix, Sergi Roberto e Raphinha che erano appena rientrati nella sfida del Maradona.
La priorità è il Torino, Calzona
sta lavorando sugli errori commessi contro la Juve. Nella fase di non possesso insiste soprattutto sul lavoro di protezione dei centrocampisti per la linea difensiva, alla Juventus sono state concesse troppe palle filtranti.
Riguardo alla proposta di gioco, Calzona vuole che la squadra verticalizzi di più, maggiore personalità dei difensori nella costruzione dal basso e insiste poi sui movimenti di centrocampisti e attaccanti per favorire la ricerca della profondità. Un lavoro che favorirebbe Osimhen soprattutto contro il Torino che alza il livello del pressing a tutto campo. Superare la prima linea di pressione può aprire spazi enormi.
Osimhen contro la Juventus per la prima volta da quando è rientrato dalla Coppa d’Africa non è stato sostituito, ha bisogno di mettersi a posto riguardo alla condizione fisica e ieri a livello precauzionale si è allenato soltanto in palestra. Rrahmani è in forte dubbio per la partita contro il Torino, è probabile che non verrà rischiato per riportarlo in forma in vista del Barcellona. La linea difensiva potrebbe, quindi, cambiare tanto con Ostigard-Juan Jesus coppia centrale e il rientro di Mario Rui a sinistra.
Ngonge ha svolto ieri una parte di lavoro in gruppo, oggi intensificherà gli esercizi con i compagni in un programma graduale per rientrare contro il Torino. Cajuste, anche se solo con il lavoro individuale, ha assaporato nuovamente il campo e punta al recupero per la trasferta di Barcellona. La rincorsa Champions in campionato e il sogno quarti di finale, il Napoli gestisce il doppio fronte con la terapia del divertimento.