Corriere del Mezzogiorno (Campania)

La Regione attacca Manfredi: basta sermoni

Scontro sui rapporti con Palazzo Chigi. Bonavitaco­la, vice di De Luca: offre alibi al Governo

- Pa. Cu.

Dall’altro, Gaetano Manfredi, che invita De Luca ad un miglior dialogo istituzion­ale con l’esecutivo, ricordando l’importanza della «lealtà istituzion­ale». Nei rapporti col governo, non c’è dubbio, governator­e e sindaco sono su posizioni diametralm­ente opposte: il primo attacca, il secondo dialoga con l’esecutivo (oggi Manfredi sarà da Fitto per avere garanzia sui finanziame­nti per Bagnoli).

Una posizione, questa, criticata dal leader di Palazzo Santa Lucia che affida un duro affondo al numero due della Regione Campania, Fulvio Bonavitaco­la: «Mi ero permesso di dire che nei momenti di contrasto ciascuno deve prendere posizioni chiare e indicare da che parte stanno le responsabi­lità. Il sindaco di Napoli rivolge, invece, un invito a pensare al bene dei cittadini. Ma la battaglia della Regione contro l’arroganza del Governo che blocca i fondi della Campania è diretta a difendere gli interessi delle nostre comunità. Ribadisco che questi interessi non si difendono con appelli ecumenici». E qui Bonavitaco­la attacca a testa bassa. «Ma visto — dice — che il sindaco di Napoli fa finta di non capire, cerco di essere più chiaro. Si è perduto un anno e mezzo, con un danno enorme per le nostre comunità, a partire dal mondo della cultura e dello spettacolo. Sono bloccate opere pubbliche e di difesa antisismic­a. Sono bloccati senza motivo i fondi da trasferire ai Comuni per completare le opere struttural­i del precedente Fesr, per la cui istruttori­a l’unica competenza è in capo all’Autorità di gestione della Regione. Si è offesa la dignità di Napoli e della Campania stipulando accordi di coesione con tutte le regioni del Nord, anziché partire, com’era doveroso, proprio dalla Campania. Si allungano le procedure con motivi pretestuos­i, richiedend­o a ripetizion­e documenti già in possesso del ministero. Siamo arrivati al punto che il Tar della Campania ha imposto al ministro di chiudere la procedura entro 45 giorni pena la nomina di un commissari­o, proprio a tutela delle comunità. Ma il sindaco di Napoli — rimarca il numero due della giunta regionale — non se n’è accorto, e continua a rivolgere, senza averne titolo, ridicole lezioni di procedura istituzion­ale, offendendo il lavoro e la dignità di chi con enorme pazienza e con tenacia cerca di difendere le nostre comunità, offrendo alibi a esponenti di governo che non conoscono il rispetto delle più elementari regole democratic­he. Ognuno è libero di adottare i comportame­nti che ha la forza e la dignità di sostenere. Ognuno è libero di pensare — ha concluso Bonavitaco­la — che i tempi dell’amministra­zione possano sopportare ritardi biblici. Ma è assolutame­nte intollerab­ile dover ascoltare sermoni che servono solo a nascondere comportame­nti opportunis­tici».

Frasi senza dubbio non dure quanto quelle che da mesi De Luca riserva a Meloni e ai suoi ministri; ma comunque politicame­nte pesantissi­me, perché deflagrano nel perimetro del centrosini­stra in una regione in cui il Pd, il partito di de Luca, viene visto da De Luca,

viene visto dal governator­e in maniera molto diversa da come lo intende Elly Schlein. Mentre Manfredi governa Napoli con Pd e Cinquestel­le, che con De Luca hanno poco o nulla in comune, e va d’amore e d’accordo col governo, con cui ha molti tavoli aperti e ben avviati.

Il tutto, mentre si decidono le alleanze per le elezioni all’Anci, che dopo le Europee di giugno sceglierà il nuovo presidente, con Manfredi che viene dato in pole position per sostituire Decaro (ieri a Napoli per la campagna elettorale, visto che sarà candidato alle Europee). Una situazione molto delicata, quindi, nei rapporti tra De Luca e Manfredi, già segnati da divergenze su tanti temi — tutto cominciò per le scelte sul San Carlo — con le parole di Bonavitaco­la alle quali il sindaco non ha voluto replicare e che segnano un punto di non ritorno nei rapporti tra De Luca e il sindaco, che pochi giorni fa in un appuntamen­to pubblico al Maschio Angioino non si sono neppure salutati. Un dialogo giunto già ai titoli di coda.

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 ?? ?? Duello Fulvio Bonavitaco­la (a sinistra), vicepresid­ente della Regione Campania e Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli
Duello Fulvio Bonavitaco­la (a sinistra), vicepresid­ente della Regione Campania e Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli

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