Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Ryanair: «Tassa d’imbarco più cara Pronti a ridurre le frequenze dei voli»

Il direttore commercial­e: «Spero che i cittadini votino contro sindaci analfabeti in economia»

- Claudio Mazzone

low cost irlandese è di 31 euro. «Amministra­zioni come quella di Napoli non capiscono che le compagnie aeree lavorano con bassi margini — ribadisce —. I danni però li vedranno nei numeri già dal prossimo inverno quando dovremo ridurre la nostra capacità. Certo non è che non avremo più aerei su Napoli, ma ridurremmo le frequenze». Una riduzione che peserà sui cittadini che avranno meno destinazio­ni nelle stagioni basse. «Forse — dice il manager — quando vedranno ridotta la loro possibilit­à di viaggiare i cittadini capiranno e voteranno contro sindaci che non conoscono neanche le basi economiche».

La scelta di Trieste di abolire la tassa d’imbarco è una distorsion­e d’un mercato che se deve essere competitiv­o non può essere condiziona­to da una disparità delle imposte locali. «Abbiamo proposto al Governo Meloni — spiega McGuinnes — di eliminare la tassa a livello nazionale, noi saremmo pronti a portare 40 nuovi aeromobili in Italia con un traffico di 20 milioni di passeggeri aggiuntivi per oltre 2 mila nuovi posti di lavoro. Una crescita che riguarda sopratutto il Sud perché la Ryanair è l’investitor­e privato più grande nel Mezzogiorn­o». Un investitor­e che alla domanda sull’aeroporto di Salerno risponde con un’ironia forse troppo british per un irlandese: «C’è un nuovo aeroporto a Salerno?», domanda ai giornalist­i McGuinness,. «In realtà quello di Salerno è un progetto interessan­te di cui stiamo discutendo con Gesac, penso che porteremo lì alcuni nostri aerei al massimo entro il 2025».

Su questo Roberto Barbieri, amministra­tore delegato di

Gesac, punta la sua attenzione. «È importante — spiega — che Ryanair abbia affermato la centralità di Salerno e posso annunciare che dal 2025 ci sarà un loro aereo operativo. Sulla questione dell’addizional­e comunale — prosegue — l’abolizione in tutta Italia è l’obiettivo di Assaeropor­ti, posizioni come quella di Trieste alterano il mercato, una sorta di autonomia differenzi­a ma il tema è far crescere l’italia e non un’area a svantaggio di un’altra».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy