Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Ciclismo, Rando arcobaleno tra la cultura Domenica la partenza con due itinerari, un evento realizzato grazie alle donne
Domenica 10 marzo avrà luogo la Rando Arcobaleno, evento ciclistico del calendario nazionale (audaxitalia.it). Una Randonnée è un modo di fare ciclismo a velocità controllata combinando in modo virtuoso sport e turismo. Non una corsa esasperata, ma una lunga pedalata a velocità di crociera su strade a basso impatto di traffico, alla scoperta di borghi e di luoghi dal valore culturale e naturale. Ogni ciclista può andare al suo passo, fermarsi se lo desidera, rispettando tempi e punti di controllo, se vuole che gli sia certificata la distanza, lungo un percorso deciso dall’organizzatore. La Randonnée Arcobaleno è organizzata dalla ASD Facc’e Bike, una associazione di Pomigliano d’Arco, guidata da due donne presidenti (Concetta Mauriello e Gabriella Concilio), affiliata alla CSAIN e molto impegnata nella promozione del ciclismo e della mobilità sostenibile. In partenza da Pomigliano d’Arco, i ciclisti potranno scegliere tra due itinerari (190km e 117 km) da percorrere in senso inverso rispetto alle scorse edizioni. Quest’anno gli organizzatori consigliano di arrivare alla partenza, usufruendo del treno per abbattere ulteriormente l’impatto ambientale.
I percorsi copriranno le province di Napoli, Caserta e Benevento, attraversando paesi del Matese, del Sannio, della Valle Telesina. Limatola, Raviscanina, Telese, Sant’Agata dei Goti saranno i punti di controllo e di ristoro.
È da sottolineare come la Rando sia un evento in cui le donne hanno un ruolo primario. Qual è il successo di una manifestazione come la Rando Arcobaleno? Senza dubbio la passione per la bici, ma soprattutto il lavoro dietro le quinte. Ci vuole la «pazienza del ragno» nel costruire relazioni significative sul territorio con associazioni, imprese e Comuni. Particolarmente sviluppate sono in questo caso le relazioni con Telese, Limatola e Sant’Agata dei Goti. Il collegamento con le Pro Loco e con alcuni attori chiave che operano in questi Comuni, ha garantito la possibilità del ripetersi di questa manifestazione ogni anno. Si può ricordare, in particolare, il ruolo fondamentale di altre tre donne: Maria Venditti, presidente del Consiglio Comunale di Telese; Filomena Marotta, presidente del Consiglio Comunale di Limatola e di Ines Augliese, consigliere del Comune di Sant’Agata dei Goti con deleghe allo sport. Con lungimiranza hanno creduto nell’evento, mobilitando risorse ed energie. In queste manifestazioni noprofit, ciò che conta è l’effetto culturale che si produce a fronte della vocazione naturale all’ospitalità ai servizi di ristoro, dove i ciclisti possono alimentarsi con i prodotti del territorio (mele annurche, pane, taralli, piccoli rustici) in modo sostenibile. Si creano, in questo modo, piccole, ma importanti reti che costituiscono le infrastrutture sociali per il marketing territoriale delle aree interne. A tutte queste donne, va dato il merito di aver individuato una strategia efficace per creare meccanismi di attivazione dal basso, favorendo l’incrocio tra il Terzo settore, l’impresa e la sfera pubblica. In una alleanza al femminile, tra aree metropolitane e aree interne, possono crearsi le condizioni per rendere concrete idee e pratiche di sport e turismo sostenibile.