Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Manfredi: «Dialogante per il bene di Napoli E su Bagnoli passi avanti concreti»
Cabina di regia, Regione assente. Pronti 350 milioni. Colmata, allo studio una riduzione del 9% Fitto, ministro del Sud: «Sono molto soddisfatto, realizzato un primo, importante risultato»
ROMA La cabina di regia su Bagnoli è stata tra quelle probabilmente più significative degli ultimi tempi. Perché su un punto nevralgico, la rimozione della colmata, è stata intrapresa una strada nuova che dovrebbe abbattere di alcuni anni le bonifiche a mare, quindi il ripristino della balneazione. L’ipotesi su cui si ragiona è di ridurre la stessa colmata complessivamente del 9%, intervenendo sul terminale del pontile Sud che, alla luce delle caratterizzazioni, ha raccolto negli anni la percentuale maggiore di materiale inquinate (principalmente idrocarburi).
Gaetano Manfredi, commissario di governo per l’area, ha incontrato il sostegno molto forte del governo Meloni, con il ministro Fitto che presiede la Cabina di regia e dei ministeri coinvolti: Ambiente e Cultura.
Assente al tavolo — in cui Invitalia è il soggetto attuatore — la Regione Campania, come già avvenuto nell’ultima cabina di regia dell’8 febbraio scorso. La colmata, dunque, la vera novità. Poi la «buona» notizia: martedì prossimo saranno sbloccati 350 milioni dal ministero dell’Ambiente per le bonifiche a terra, così da proseguire nel lavoro. Infine, tra le buone notizie, quella che i soldi risparmiati per l’eventuale mancata rimozione della colmata che rimarranno a disposizione delle bonifiche di Bagnoli.
Entusiasta Manfredi, accusato dalla Regione di essere troppo dialogante col governo: «La mia linea non cambia, sono — ha detto il primo cittadino — per la collaborazione istituzionale. Qui lavoro per Napoli, e devo dire per Bagnoli sono stati fatti passi avanti significativi». Ed ancora: «Si procede con questo approfondimento tecnico — spiega il sindaco relativamente alla colmata — e si è definito il mandato per Invitalia di fare anche un progetto esecutivo che guardi a una rimozione parziale della colmata così da poter valutare in maniera approfondita la fattibilità di questa seconda opzione». E siccome Manfredi parla nella sua veste di commissario di governo, il suo pensiero rappresenta un po’ ciò che accadrà. «È un tema che è stato condiviso in sede di cabina di regia e dunque si terrà conto anche di questa opzione nell’ambito della progettazione del completamento della bonifica a mare». Ma quello che è venuto fuori nella riunione nella sala Verde di Palazzo Chigi, è anche altro: qualora, infatti, si proceda con una rimozione parziale della colmata, e qualora da ciò scaturissero delle economie, Manfredi ha riferito che «se eventualmente ci saranno, verranno riversate sul sito». Invitalia e la struttura commissariale invieranno immediatamente le schede di finanziamento, e successivamente il ministro per il Sud, Fitto, «valuterà — sono sempre parole di Manfredi — quali saranno le fonti, le modalità e i tempi per valutare gli avanzamenti sia per le bonifiche che per le infrastrutture a terra».
Fitto, dal canto suo, ha dato disponibilità massima a sostenere quella che è la più grande bonifica attualmente in corso in Europa. «Sono molto soddisfatto — ha detto il ministro, che ha anche la delega agli Affari europei e al Pnrr — ringrazio il sindaco di Napoli, Manfredi, nella sua qualità di Commissario straordinario accompagnato dal direttore amministrativo della struttura commissariale, dall’ad di Invitalia Bernardo Mattarella, e gli altri ministri interessati che hanno consentito la realizzazione di questo primo importante risultato».
Fitto ha chiesto e ottenuto da Manfredi un’analisi dettagliata del fabbisogno finanziario aggiornato degli interventi di bonifica e rigenerazione urbana di Bagnoli, corredato da schede tecniche di intervento che evidenziano la cantierabilità dei progetti.
Gli interventi, inseriti nel Piano di rigenerazione urbana e di risanamento ambientale approvato con decreto del Presidente della Repubblica del 2019, riguardano la realizzazione dei lavori di bonifica a terra, la realizzazione di infrastrutture e gli interventi di rigenerazione urbana, il risanamento marino comprensivo della rimozione della colmata, rispetto al quale saranno valutate ipotesi alternative che prevedono una rimozione parziale. La cabina di regia «ha preso atto che i progetti risultano rapidamente cantierabili e di natura strategica», ne ha «approvato le schede tecniche» e chiesto al commissario di «inviarle formalmente alla Regione Campania e al ministero per la Coesione».
La cabina di regia ha poi chiesto di «attivare un tavolo tecnico, con l’eventuale coinvolgimento del ministro dello Sport, costituito dal commissario straordinario, dal Coni, anche attraverso la società Sport e Salute Spa, dall’Istituto per il credito sportivo, dalla Federazione italiana tennis e Padel, al fine di individuare la migliore soluzione tecnica possibile per la rifunzionalizzazione del complesso sportivo nell’ottica di una sua gestione sostenibile». Parliamo dunque del Parco dello Sport.
Soddisfatti i costruttori napoletani: «Oggi — dice Angelo Lancellotti, presidente dell’Acen — grazie anche all’impegno e allo studio richiesto dal sindaco di Napoli, in cabina di regia si profila un quadro tecnico più completo per la riqualificazione dell’area di Bagnoli. Le forze produttive si attendono un ulteriore sforzo corale per superare le condizioni che hanno bloccato l’avvio di una nuova stagione per l’area occidentale della città. Il mio auspicio è che si superi presto, grazie alla ritrovata intesa istituzionale e al reperimento dei fondi necessari, un ciclo troppo lungo in cui apparivano tutelati i principi più che i territori».
Alla riunione di Palazzo Chigi, oltre a Manfredi, i ministri Fitto e Pichetto Fratin (Ambiente), hanno partecipato il sottosegretario alle Infrastrutture, Ferrante, i rappresentanti del Mic e l’Ad di Invitalia, Bernardo Mattarella.