Corriere del Mezzogiorno (Campania)
De Natale: «Le voragini? Il Vomero si abbassa di sette millimetri l’anno»
Il vulcanologo: «Cementificazione eccessiva, è opportuno monitorare il sottosuolo»
alla rete idrica: sono le uniche spiegazioni o c’è altro?
«Per i fenomeni recenti, certamente questi eventi accidentali sono stati determinanti. Come ho detto, però, il territorio napoletano è anche naturalmente soggetto a problemi di questo tipo».
Possiamo affermare che la collina del Vomero stia franando o che ci sia un problema di subsidenza?
«Esiste un problema di notevole subsidenza nella zona Vomero-Arenella, dai 5 ai 7 millimetri annui, che però non so quanto possa essere eventualmente problematico, è stato evidenziato con l’uso dei dati satellitari interferometrici (Insar), e da alcuni autori inizialmente attribuito alla costruzione della Metro collinare».
Secondo lei il carico antropico sull’area collinare è eccessivo?
«Il problema, come ho detto, è la cementificazione eccessiva. La fitta rete di gallerie e cavità, realizzate fin dal tempo dei Greci, è stata in gran parte ignorata nella fase di intensa urbanizzazione tra gli anni ’50 e ’70 del secolo scorso. D’altra parte, la sicurezza dei fabbricati, che possono anch’essi essere interessati da fenomeni di sprofondamento, come più volte accaduto in passato, è legata in questo caso a come sono realizzate le fondazioni, su quali terreni poggiano, se poggiano su platee, su plinti isolati o collegati con travi rovesce, ecc...».
Cosa bisognerebbe fare subito per limitare il verificarsi di nuove voragini?
«Non sta a me dirlo, non faccio propriamente questo mestiere. Comunque, è chiaro che bisogna monitorare il sottosuolo con le tecnologie più adeguate. Quando ero direttore dell’Osservatorio Vesuviano, su richiesta del Comune effettuammo dei rilievi geoelettrici nella zona dei Colli Aminei, proprio per evidenziare eventuali cavità o anomalie nel sottosuolo. A Napoli, tra i tanti enti di ricerca ed Università prestigiosi ci sono tutte le potenzialità per condurre, magari in Convenzione con il Comune, analisi specifiche del sottosuolo metropolitano».
Il Comune annuncia l’utilizzo di tecnologia 3D nel sottosuolo che ne pensa?
«Ottima iniziativa, il georadar e la geoelettrica sono le migliori tecnologie per questi rilievi».
In definitiva, se lei abitasse
"Il fenomeno È stato evidenziato con i dati satellitari, tuttavia non so quanto possa essere problematico