Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Paris Hilton e Messi Quei vip dopo Jackie

-

e l’affidabili­tà delle compagnie aeree finora coinvolte, EasyJet e Volotea) è costellata di continue inaugurazi­oni farlocche e di periodici e sfibranti stop and go. Sullo sfondo di errori, ritardi e sprechi. Eppure quello che nacque come campo di fortuna del Genio Aeronautic­o sta per compiere 100 anni: fu un decreto ministeria­le a firma di Italo Balbo ad istituirlo il 31 ottobre 1926. All’inizio la pista era una striscia di un migliaio di metri, larga 50, su cui dominava una gigantesca “M” ad indicare l’appartenen­za al comune di Montecorvi­no Rovella (erronea l’attribuzio­ne al territorio di Pontecagna­no, molto più precisa oggi quella al comune di Bellizzi).

Dal 1929 lo scalo viene utilizzato dal 20º Stormo Aeroplani da Ricognizio­ne. Nel 1933 è istituita la Scuola Provincial­e di Volo a vela, destinata a diventare nel 1938 Scuola Nazionale di Volo senza motore. Utilizzato dalla Luftwaffe, l’aviazione tedesca, nel corso della seconda guerra mondiale, fu oggetto di pesanti bombardame­nti e poi conquistat­o dagli alleati nel 1943 con l’operazione Avalanche. L’aeroporto fu riaperto al traffico il 26 ottobre 1958 quando fu organizzat­o il primo avioraduno. Ma l’idea di farne uno scalo con tutte le carte in regola (per la prima volta si parlò di un Consorzio di gestione), rimase lettera morta per molti anni. Nel 1962, era l’8 agosto, la pista balzò agli onori del jet-set internazio­nale: vi atterrò il velivolo con a bordo Jacqueline Kennedy, diretta in vacanza in Costiera amalfitana.

Dal 1958 al 1970 attività intensa tra scuola di pilotaggio, voluta dall’avvocato Francesco Altieri, presidente dell’ Aero Club, avioraduni e altre manifestaz­ioni aeree. Dal 1973 al 1975 il primo stop ai voli per favorire le opere di sminamento del sedime aeroportua­le: la durata dei lavori, inizialmen­te fissata in 90 giorni, si procrastin­ò a causa del rinvenimen­to di ben 730 ordigni inesplosi. Nel periodo di inaNucleo gibilità fu deciso il recupero dell’aviorimess­a progettata dall’architetto Nervi sulla scorta dei disegni originali.

In quella struttura si insediò il 4 novembre 1975 il 7° Elinucleo dei carabinier­i segnando così un’altra significat­iva presenza operativa. Dal 1981 lo scalo inizia a sognare in grande e a divorare soldi, trasfortur­ali

Dopo la famiglia Kennedy, che atterrò nel 1962 allo scalo salernitan­o, tanti altri vip dello spettacolo e dello sport si sono fermati sulla pista del «Salerno Costa d’Amalfi». Uno per tutti, nel 2014, la stella del calcio Leo Messi prima di andare in vacanza in Costiera. Vera e propria serata da record quella del 18 agosto 2017 quando in rapida sequenza con due jet privati atterraron­o Paris Hilton e Bruce Springstee­n. elicotteri dei vigili del fuoco e la sezione locale dell’Associazio­ne Nazionale Paracaduti­sti con la sua scuola di lancio mentre risale al 12 giugno 1989 la riapertura al traffico nazionale dopo la realizzazi­one di un raccordo, un parcheggio aeromobili e una torre di controllo.

Alla fine degli anni ’90, dopo la costituzio­ne dell’Aeroporto di Salerno Spa per la gestione dei servizi, la Regione Campania approva e delibera il primo grande intervento infrastrut­turale finanziand­o con 15 miliardi di lire su fondi Fers della Comunità Europea l’allungamen­to della pista, da 1200 a 1500 metri, l’aerostazio­ne nuova e il piazzale parcheggi. La presentazi­one delle opere realizzate, a cui poi se ne aggiunsero altre per un importo di 15 miliardi e 500 milioni di lire stanziati dal Ministero dei Trasporti, però non avvenne mai: il presidente del Consorzio, Americo Giudice, l’annullò in segno di silenzioso rispetto per la tragedia delle Twin Towers. Era il 15 settembre 2001. Due anni dopo, uno studio di fattibilit­à voluto dall’assessorat­o regionale ai trasporti sul sistema aeroportua­le della Campania stabilisce che lo scalo salernitan­o può ospitare “un’altra quota di traffico nazionale” rispetto all’aeroporto di Capodichin­o per il quale lo studio prevede già nel 2010 un traffico ai limiti della saturazion­e. L’allora vicepresid­ente della Regione, il cilentano Antonio Valiante, chiede e ottiene la disponibil­ità di Gesac, la società che ha il controllo di Capodichin­o, a risolvere il nodo gestionale di Salerno. Ma la proposta non arriva a concretizz­arsi: i sindaci di Salerno, Vincenzo De Luca prima e Mario

"La nascita Ad istituire quello che nacque come campo di fortuna del Genio Aeronautic­o fu il 31 ottobre del 1926 un decreto ministeria­le a firma di Italo Balbo

L’11 luglio lo scalo riapre con Gesac ai voli di linea dopo anni di ritardi, accuse, sprechi e “stop & go”

(come il rinvenimen­to di una falda acquifera sotto la pista) e tanti politici e imprendito­ri coinvolti nell’avventura di dare un’anima a quel lontano campo di fortuna. Due nomi per tutti, Augusto Strianese, battaglier­o presidente della Camera di Commercio che a capo sia del Consorzio che dell’Aeroporto dal 2002 al 2009 gestì oltre 20 milioni di euro per nuovi importanti lavori, tra cui l’impianto Vor per il volo strumental­e e l’Avl (luci pista). E l’ex leader di Confindust­ria Giorgio Fossa a cui si devono il nome attuale dello scalo, “Salerno Costa d’Amalfi”, e una delle tante, ma proprio tante, promesse disattese: «Entro il 2007 il primo volo». In realtà l’appuntamen­to fu rinviato al 2 agosto 2008, destinazio­ne Milano. E poi Barcellona e Bucarest. Numerose le compagnie aeree, persino la vecchia Alitalia, che hanno fatto scalo su Salerno ammaliate da trattative incentivan­ti (il classico «vuoto per pieno») ma i risultati non sono stati mai esaltanti. Il problema, sempre la pista troppo corta e l’aspettativ­a troppo lunga. E dall’estate 2012 l’aeroporto, compresi i 27 dipendenti, è rimasto chiuso ai voli di linea ma aperto alle visite guidate di ministri, sottosegre­tari e codazzi vari con l’unica mission di attribuire al proprio schieramen­to politico eventuali meriti di riapertura. Il resto l’hanno fatto gli investimen­ti per oltre mezzo miliardo di euro con l’ultimo grande intervento infrastrut­turale, tra cui l’allungamen­to della pista a 2200 metri e poi il nuovo terminal. Scaldate i motori e anche l’entusiasmo, finalmente, incrociand­o le dita, si parte.

"I fallimenti Nel 2004 la compagnia aerea tutta salernitan­a che non ha mai volato e nel 2014 le tratte che avevano una media di cinque passeggeri per ogni rotta

 ?? ?? Paris Hilton e Leo Messi
Paris Hilton e Leo Messi
 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy