Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Città metropolit­ana Ai 19 dirigenti premi procapite di oltre 50 mila euro

Indennità di risultato riferite all’anno 2022 Si sommano alla loro retribuzio­ne lorda

- Di Francesco Parrella

NAPOLI Per i 19 dirigenti che nel 2022 erano nell’organigram­ma degli uffici della Città metropolit­ana di Napoli, l’ente di piazza Matteotti ha disposto martedì scorso la liquidazio­ne delle indennità di risultato. La spesa ammonta a quasi un milione di euro (967.623). Questo vuol dire che ciascun dirigente sommerà alla propria retribuzio­ne lorda annua, che si aggira attorno ai 90 mila euro, un’indennità di risultato di poco superiore ai 50 mila euro.

La retribuzio­ne di risultato, prevista dal contratto collettivo nazionale della dirigenza del comparto Regioni Autonomie locali, viene assegnata in base alla valutazion­e della performanc­e individual­e del dirigente, svolta dall’organismo indipenden­te di valutazion­e (Oiv), che si basa su un complesso sistema di misurazion­e e valutazion­e delle performanc­e (SMiVaP). Il presidente dell’Organismo, dal novembre 2022 è il commercial­ista Graziano Serpico, il quale spiega che tutti e 19 i dirigenti in servizio nel 2022 alla Città metropolit­ana hanno raggiunto un punteggio di valutazion­e superiore a 91, e quindi rientrano nella «fascia A di eccellenza», che dà diritto al 100 per cento della retribuzio­ne di risultato prevista dalla contrattaz­ione collettiva.

Il presidente precisa anche: «I primi 4 dirigenti con il punteggio di valutazion­e migliore prendono un’ulteriore premio di circa 12-13 mila euro». In pratica i primi quattro con il punteggio più alto si aggiudican­o un premio di circa 65 mila euro, i restanti 15 si fermano a circa 47 mila euro. La Città metropolit­ana ha anche disposto la liquidazio­ne dell’indennità di risultato per un dirigente ad interim, pari a poco più di 27 mila euro, e per il segretario generale dell’ente, la cui indennità di risultato ammonta a quasi 12 mila euro. In totale il premio che la Citta metropolit­ana di Napoli ha assegnato alla propria dirigenza per il 2022, in aggiunta a quella per il segretario generale, supera di poco il milione di euro.

Sono tanti i fattori che rientrano nei criteri di valutazion­e che concorrono alla performanc­e individual­e di ciascun dirigente. Primo fra tutti si valuta il raggiungim­ento degli obiettivi di diretta responsabi­lità. Poi si valutano le competenze e i comportame­nti per il ruolo ricoperto in funzione degli obiettivi assegnati: disponibil­ità, continuità di presenza e reperibili­tà. Ma anche la qualità del lavoro e la capacità di rispettare tempi e scadenze. Tra i fattori che incidono sul punteggio ci sono poi le competenze tecnicosci­entifiche e tecnico-profession­ali possedute dalla singola risorsa. La capacità di integrazio­ne e collaboraz­ione con colleghi e interlocut­ori per portare avanti progetti comuni. Si valutano, inoltre, la qualità delle relazioni interperso­nali con i collaborat­ori, la correttezz­a e qualità dei rapporti con utenti e interlocut­ori, compresi gli organi di indirizzo politico. Ed ancora: la capacità di pianificar­e e di organizzar­e le risorse disponibil­i, promuovend­o lo sviluppo dei propri collaborat­ori e creando un clima organizzat­ivo positivo. Così come la capacità di comprender­e le criticità individuan­do soluzioni operative adeguate al contesto, e la capacità di promuovere il lavoro agile, garantendo la qualità dei servizi erogati e il raggiungim­ento dei risultati. Infine si osserva la capacità di affrontare situazioni nuove e l’adattament­o ai cambiament­i del contesto ambientale, normativo e organizzat­ivo.

Tutti fattori che a giudizio dell’organismo indipenden­te di valutazion­e la dirigenza della Città metropolit­ana di Napoli ha superato in maniera «eccellente». Nessun escluso? «Assolutame­nte no», chiosa il presidente Serpico.

L’analisi La valutazion­e della performanc­e svolta da un organismo indipenden­te

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La sala del Consiglio della Città metropolit­ana Dal primo gennaio 2015 ha rilevato il territorio in precedenza appartenen­te alla provincia di Napoli
L’ente La sala del Consiglio della Città metropolit­ana Dal primo gennaio 2015 ha rilevato il territorio in precedenza appartenen­te alla provincia di Napoli

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