Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Città metropolitana Ai 19 dirigenti premi procapite di oltre 50 mila euro
Indennità di risultato riferite all’anno 2022 Si sommano alla loro retribuzione lorda
NAPOLI Per i 19 dirigenti che nel 2022 erano nell’organigramma degli uffici della Città metropolitana di Napoli, l’ente di piazza Matteotti ha disposto martedì scorso la liquidazione delle indennità di risultato. La spesa ammonta a quasi un milione di euro (967.623). Questo vuol dire che ciascun dirigente sommerà alla propria retribuzione lorda annua, che si aggira attorno ai 90 mila euro, un’indennità di risultato di poco superiore ai 50 mila euro.
La retribuzione di risultato, prevista dal contratto collettivo nazionale della dirigenza del comparto Regioni Autonomie locali, viene assegnata in base alla valutazione della performance individuale del dirigente, svolta dall’organismo indipendente di valutazione (Oiv), che si basa su un complesso sistema di misurazione e valutazione delle performance (SMiVaP). Il presidente dell’Organismo, dal novembre 2022 è il commercialista Graziano Serpico, il quale spiega che tutti e 19 i dirigenti in servizio nel 2022 alla Città metropolitana hanno raggiunto un punteggio di valutazione superiore a 91, e quindi rientrano nella «fascia A di eccellenza», che dà diritto al 100 per cento della retribuzione di risultato prevista dalla contrattazione collettiva.
Il presidente precisa anche: «I primi 4 dirigenti con il punteggio di valutazione migliore prendono un’ulteriore premio di circa 12-13 mila euro». In pratica i primi quattro con il punteggio più alto si aggiudicano un premio di circa 65 mila euro, i restanti 15 si fermano a circa 47 mila euro. La Città metropolitana ha anche disposto la liquidazione dell’indennità di risultato per un dirigente ad interim, pari a poco più di 27 mila euro, e per il segretario generale dell’ente, la cui indennità di risultato ammonta a quasi 12 mila euro. In totale il premio che la Citta metropolitana di Napoli ha assegnato alla propria dirigenza per il 2022, in aggiunta a quella per il segretario generale, supera di poco il milione di euro.
Sono tanti i fattori che rientrano nei criteri di valutazione che concorrono alla performance individuale di ciascun dirigente. Primo fra tutti si valuta il raggiungimento degli obiettivi di diretta responsabilità. Poi si valutano le competenze e i comportamenti per il ruolo ricoperto in funzione degli obiettivi assegnati: disponibilità, continuità di presenza e reperibilità. Ma anche la qualità del lavoro e la capacità di rispettare tempi e scadenze. Tra i fattori che incidono sul punteggio ci sono poi le competenze tecnicoscientifiche e tecnico-professionali possedute dalla singola risorsa. La capacità di integrazione e collaborazione con colleghi e interlocutori per portare avanti progetti comuni. Si valutano, inoltre, la qualità delle relazioni interpersonali con i collaboratori, la correttezza e qualità dei rapporti con utenti e interlocutori, compresi gli organi di indirizzo politico. Ed ancora: la capacità di pianificare e di organizzare le risorse disponibili, promuovendo lo sviluppo dei propri collaboratori e creando un clima organizzativo positivo. Così come la capacità di comprendere le criticità individuando soluzioni operative adeguate al contesto, e la capacità di promuovere il lavoro agile, garantendo la qualità dei servizi erogati e il raggiungimento dei risultati. Infine si osserva la capacità di affrontare situazioni nuove e l’adattamento ai cambiamenti del contesto ambientale, normativo e organizzativo.
Tutti fattori che a giudizio dell’organismo indipendente di valutazione la dirigenza della Città metropolitana di Napoli ha superato in maniera «eccellente». Nessun escluso? «Assolutamente no», chiosa il presidente Serpico.
L’analisi La valutazione della performance svolta da un organismo indipendente