Corriere del Mezzogiorno (Campania)
ANTONIO MILO
Al Sannazaro ad applaudirla c’era in prima fila anche Lino Guanciale. Un rapporto che va oltre il lavoro?
«C’è una bella amicizia, Lino è una persona perbene, un bravissimo ragazzo e questo rende tutto più facile. Sul set il clima è disteso e rilassato: stiamo girando a ritmo serrato tutti i giorni, saremo a Napoli per le riprese fino al 15 marzo, poi andremo a Taranto fino a metà aprile e infine a Roma. Saranno quattro puntate, arriveremo fino a Il pianto dell’alba, l’ultimo libro ambientato negli anni ‘30, prima della guerra. Poi c’è la serie nuova».
Con il “femminiello” Bambinella come vanno i rapporti nella realtà?
«Adriano Falivene è un attore straordinario e un’anima pura. È venuto anche a tenere alcune lezioni nell’ Actors Lab, la scuola di recitazione che ho aperto all’Arenella. Adriano è anche un clown, un giocoliere e suona, mi ha avvicinato alla chitarra. Me la porto sempre dietro come una compagna di vita, una bellissima scoperta».
Una compagna di vita in carne ed ossa ce
che decisi di fondare un’associazione, “La Bottega di San Procopio” e mettevamo in scena spettacoli teatrali per beneficenza. Avevo 20 anni e fu così che si manifestò il fuoco sacro della recitazione».
Nessuna università allora?
«Sono diplomato ragioniere, pentito però perché con la matematica ho poco a che fare, avrei voluto seguire studi umanistici ma non essendo uno studente modello i miei pensarono che con ragioneria avrei trovato il posto fisso… Mai avuto in vita mia. Però vinsi una borsa di studio con l’Università popolare dello spettacolo di Ernesto Calindri e da lì è iniziato tutto».
Troisi era geometra e pure iniziò da un teatro di provincia. Si ispirava a lui?
«Era il mio idolo, Ricomincio da tre l’avrò visto 40 volte. È stato un punto di riferimento per tutti i napoletani comici, la sua ironia fa parte del nostro dna. Con Totò, Vittorio De Sica, i De Filippo è stato un modello per me sin da piccolo».
L’idolo Massimo Troisi è il mio idolo, sono vicino a lui anche spiritualmente da quando abito a San Giorgio a Cremano