Corriere del Mezzogiorno (Campania)

A Los Angeles anteprima di Sastri, film di De Angelis e ricordi di Sorvino

- L. A. Italia, Io capitano, La casa di Ninetta, Comandante Indivisibi­li, Il vizio della speranza). Capri, Hollywood Perez, Tip04

Cinema sulla rotta Napoli-Hollywood. All’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles, diretto da Emanuele Amendola, la città è stata protagonis­ta al 19esimo il festival fondato da Pascal Vicedomini che precede gli Academy Awads. Dopo la premiazion­e di Matteo Garrone e degli attori di

Lina Sastri ha presentato in anteprima il film dedicato a sua madre. A Edoardo De Angelis, poi, è stata dedicata una retrospett­iva in vista dell’uscita Usa del suo (in programma, tra gli altri,

La città è anche nei ricordi dell’attrice premio Oscar Mira Sorvino: «Vorrei restituirv­i l’emozione di papà quando sbarcammo per la prima volta a Napoli, diretti al festival nel 2001: era così commosso che mi trasmise tutta la sua appartenen­za a quei luoghi. Fu un viaggio magico e mi ispirò l’idea di sposarmi a Capri con Chris Backus (lo fece nell’estate 2023 ndr)». La sua

Ci sono persone che si innamorano solo della propria maschera. Recitando

primi appuntamen­ti in tutta la vita. Nessun secondo appuntamen­to. Proprio io che mi ero sempre immaginata entro i vent’anni, innamorata folle, con un figlio in grembo pronto ad arrivare e un anello al dito come hanno fatto i miei genitori che stanno ancora insieme. Però io sono timida, impacciata, non so mai cosa dire, vado nel pallone ogni volta che un ragazzo mi avvicina. Non sono brutta, sono normale, direi insignific­ante, e non sono spigliata. Sono diversa da tutte le mie amiche che sono anche da «una botta e via» e non se ne fanno un problema. Io sogno l’anima gemella, il romanticis­mo. Ma non so proprio come fare a risultare più attraente per i ragazzi.

Cara Tip04, alla sua età, per avere un amore, bisogna avere zero idee sull’amore. Si tolga dalla testa, intanto, il sogno dei suoi genitori, perché ognuno in amore ha i suoi peculiari percorsi. E si applichi, anzitutto, a piacere a se stessa. Come può pretendere di piacere a qualcun altro se lei stessa si ritiene insignific­ante, goffa eccetera? Coltivi degli interessi, si trovi degli sport, degli hobby, qualcosa che la appassioni e che la costringa a misurarsi con gli altri e a confrontar­si con se stessa e con i suoi limiti. Si dia degli obiettivi: fare una maratona, imparare uno strumento musicale, qualunque cosa le piaccia e che le consenta di progredire in qualcosa. L’autostima si conquista dimostrand­o a noi stessi che siamo capaci di evolvere e migliorare, se ci applichiam­o. Soprattutt­o, si tolga dalla testa la paura del giudizio degli altri, che è ciò che più la paralizza. Gli altri pensano di noi ciò che gli pare perché ognuno ha la sua testa. L’importante è che lei ogni giorno si dia da fare per strutturar­si, migliorars­i, vincere le sue insicurezz­e e che tutte le sere si possa guardare allo specchio dicendosi che ha dato il massimo. Il resto arriverà.

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