Corriere del Mezzogiorno (Campania)

L’ex di An Ronghi passa con la Lega: adesso le Regionali Durigon: «Piano per il lavoro al Sud»

- Francesco Parrella

La Lega di Salvini ingrossa le fila in Campania in vista delle Europee e poi delle Regionali, con l’ingresso nel Carroccio di Salvatore Ronghi: una vita nell’Msi, poi in An, oggi presidente del movimento «Sud protagonis­ta».

Ma la Lega non era per lei un «corpo estraneo?», gli chiedono i cronisti durante la conferenza stampa di ieri a Napoli. «Ma qui mi pare di stare in Alleanza nazionale – risponde -: c’è Pina Castiello, c’è Carmela Rescigno», la parlamenta­re campana e la consiglier­a regionale che prima di lui sono passate dal partito della premier Giorgia Meloni alla Lega.

«Il mese scorso — spiega — ho incontrato Salvini. Devo confessare che di lui non avevo una buona impression­e. Invece sono rimasto molto colpito, primo perché si è laureato sui marciapied­i come me, e poi perché è un interlocut­ore che quando parla o quando ascolta ti guarda negli occhi e non gioca col cellulare».

Ronghi porta in dote al Carroccio 55 dirigenti del suo movimento. «Aderisco alla Lega — poi dice — perché è l’unico partito che in questo

momento mi garantisce interventi sostanzial­i in tutto il Sud, a partire dalle politiche per il lavoro». E aggiunge: «Nel 2023 questo Governo ha creato 500 mila nuovi posti di lavoro, la disoccupaz­ione è scesa al 7,1 %, ma a Napoli quest’ultimo dato è superiore al 20 %, e abbiamo ancora 90 mila percettori di reddito di inclusione». Accanto a Ronghi c’è Claudio Durigon, il sottosegre­tario al Lavoro che da novembre è commissari­o campano della Lega dopo la candidatur­a alle Europee del coordinato­re regionale Valentino Grant. «A Duringon — dice Ronghi — ho chiesto un piano straordina­rio per il lavoro, che presenterà nei prossimi mesi». Di cosa si tratta? «Lo stiamo mettendo in piedi», risponde il sottosegre­tario, «sarà un piano molto forte, con nuovi investimen­ti in infrastrut­ture, che punta risolvere il divario occupazion­ale tra Nord e Sud».

L’esponente leghista parla poi della necessità di dare alla Regione una nuova prospettiv­a «perché al momento c’è un presidente assente che pensa solo a fare delle macchiette». Interviene Ronghi: «Come non essere d’accordo. L’imperativo è vincere — riprende — alle Europee dove dobbiamo diventare il primo partito in Campania, e poi alle Regionali dove non avremo più un candidato fantoccio come nelle due ultime tornate elettorali (il riferiment­o è a Stefano Caldoro, ndr), ma un candidato vero, da pescare anche nelle realtà civiche e profession­ali del territorio. L’importante

che sia della Lega, anche perché — argomenta — Forza Italia ha già due regioni, Calabria e Sicilia, l’Abruzzo è già di Fratelli d’Italia, restano Puglia e Campania. La Puglia però è storicamen­te molto vicina a FdI, per cui il candidato in Campania spetta alla Lega. Ma il centrodest­ra deve creare una coalizione forte e soprattutt­o mettere da parte motivi di rissosità».

Elezioni «Sarà nostro il candidato alla presidenza della Campania

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Salviniani Claudio Durigon con Salvatore Ronghi e i dirigenti campani della Lega

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