Corriere del Mezzogiorno (Campania)
L’ex di An Ronghi passa con la Lega: adesso le Regionali Durigon: «Piano per il lavoro al Sud»
La Lega di Salvini ingrossa le fila in Campania in vista delle Europee e poi delle Regionali, con l’ingresso nel Carroccio di Salvatore Ronghi: una vita nell’Msi, poi in An, oggi presidente del movimento «Sud protagonista».
Ma la Lega non era per lei un «corpo estraneo?», gli chiedono i cronisti durante la conferenza stampa di ieri a Napoli. «Ma qui mi pare di stare in Alleanza nazionale – risponde -: c’è Pina Castiello, c’è Carmela Rescigno», la parlamentare campana e la consigliera regionale che prima di lui sono passate dal partito della premier Giorgia Meloni alla Lega.
«Il mese scorso — spiega — ho incontrato Salvini. Devo confessare che di lui non avevo una buona impressione. Invece sono rimasto molto colpito, primo perché si è laureato sui marciapiedi come me, e poi perché è un interlocutore che quando parla o quando ascolta ti guarda negli occhi e non gioca col cellulare».
Ronghi porta in dote al Carroccio 55 dirigenti del suo movimento. «Aderisco alla Lega — poi dice — perché è l’unico partito che in questo
momento mi garantisce interventi sostanziali in tutto il Sud, a partire dalle politiche per il lavoro». E aggiunge: «Nel 2023 questo Governo ha creato 500 mila nuovi posti di lavoro, la disoccupazione è scesa al 7,1 %, ma a Napoli quest’ultimo dato è superiore al 20 %, e abbiamo ancora 90 mila percettori di reddito di inclusione». Accanto a Ronghi c’è Claudio Durigon, il sottosegretario al Lavoro che da novembre è commissario campano della Lega dopo la candidatura alle Europee del coordinatore regionale Valentino Grant. «A Duringon — dice Ronghi — ho chiesto un piano straordinario per il lavoro, che presenterà nei prossimi mesi». Di cosa si tratta? «Lo stiamo mettendo in piedi», risponde il sottosegretario, «sarà un piano molto forte, con nuovi investimenti in infrastrutture, che punta risolvere il divario occupazionale tra Nord e Sud».
L’esponente leghista parla poi della necessità di dare alla Regione una nuova prospettiva «perché al momento c’è un presidente assente che pensa solo a fare delle macchiette». Interviene Ronghi: «Come non essere d’accordo. L’imperativo è vincere — riprende — alle Europee dove dobbiamo diventare il primo partito in Campania, e poi alle Regionali dove non avremo più un candidato fantoccio come nelle due ultime tornate elettorali (il riferimento è a Stefano Caldoro, ndr), ma un candidato vero, da pescare anche nelle realtà civiche e professionali del territorio. L’importante
che sia della Lega, anche perché — argomenta — Forza Italia ha già due regioni, Calabria e Sicilia, l’Abruzzo è già di Fratelli d’Italia, restano Puglia e Campania. La Puglia però è storicamente molto vicina a FdI, per cui il candidato in Campania spetta alla Lega. Ma il centrodestra deve creare una coalizione forte e soprattutto mettere da parte motivi di rissosità».
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