Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Contro il Barcellona la partita dell’anno

- Di Ciro Troise

Stavolta non si gioca nel maestoso Camp Nou come due anni fa in Europa League ma al Montjuic, la casa dell’Espanyol, spingerann­o il Napoli 2600 tifosi nel settore ospiti ma i cuori azzurri saranno molti di più, sparsi nelle tribune (circa settemila). Calzona l’ha definita la partita dell’anno, sia lui che Xavi puntano sul coraggio, non vogliono che le proprie squadre abbiano paura.

Il Napoli e il Barcellona si giocano tanto, si avverte l’importanza dell’evento nell’atmosfera di entrambe le squadre. I blaugrana, che nel proprio palmares vantano cinque Champions League, non vanno ai quarti di finale da quattro anni. Gli azzurri, invece, sperano di poter dare questa sera una svolta ad una stagione complicata.

I quarti di finale valgono almeno 15 milioni di euro di introiti Uefa ma soprattutt­o l’ingresso in un mondo di benefici collegati, tra cui c’è anche il diritto d’alimentare la speranza di qualificar­si al Mondiale per Club di giugno 2025 che vale circa 100 milioni di euro. È un obiettivo a cui tiene tantissimo il presidente De Laurentiis che, infatti, ha promesso alla squadra un premio di circa 10 milioni di euro se dovessero riuscire ad ottenere il pass per recarsi negli States a giugno 2025.

Dalle parole di Calzona s’intuisce che la gara contro il Barcellona rappresent­a un bivio: «È la partita dell’anno, se hai paura non ti presenti. Dobbiamo recuperare anche in campionato, quindi, passare il turno deve essere uno stimolo in più».

Il Napoli con la cura Calzona ha ritrovato la fisionomia che gli appartiene, l’identità apprezzata anche in Europa, come dimostrano le parole di Xavi: «Sono migliorati tanto rispetto alla gara d’andata diventando più solidi e dinamici». Un modo di stare in campo di cui Lobotka è il direttore d’orchestra, il regista slovacco che piace tanto a Xavi: «Fa la differenza al Napoli e penso che potrebbe farla anche da noi».

La via maestra è nell’identità, nella capacità di contrappor­si al Barcellona senza pensare soltanto a difendersi ma con la propria proposta di calcio, l’ha spiegato anche Politano: «Non dobbiamo difendere bassi ma in avanti, cercare di tenere il baricentro alto perché hanno attaccanti forti. Possono soffrire la nostra profondità di gioco con Osimhen, quindi avremo sicurament­e delle occasioni che dovremo sfruttare».

Calzona ha apprezzato la prestazion­e contro il Torino, soprattutt­o l’ultima mezz’ora in cui il Napoli ha avuto la for

 ?? ?? La vicenda
«In match di questo livello se hai paura non ti devi presentare Devi avere la sfrontatez­za di affrontare un avversario forte, sapendo che il Napoli va a giocare ovunque alla pari». Francesco Calzona è netto alla vigilia del ritorno degli ottavi di finale di Champions in casa del Barcellona. Dopo l’1-1 al Maradona all’andata, che fu anche il suo esordio sulla panchina azzurra, ci vuole ora un Napoli sfrontato e coraggioso che provi davvero a vincere in Catalogna, per tornare ai quarti, incassare 15 milioni dall’Uefa e poter nuovamente sognare
Il gol
La rete segnata all’andata da Osimhen contro il Barcellona A destra Calzona e il sopralluog­o del Napoli sul campo del Montjuic
La vicenda «In match di questo livello se hai paura non ti devi presentare Devi avere la sfrontatez­za di affrontare un avversario forte, sapendo che il Napoli va a giocare ovunque alla pari». Francesco Calzona è netto alla vigilia del ritorno degli ottavi di finale di Champions in casa del Barcellona. Dopo l’1-1 al Maradona all’andata, che fu anche il suo esordio sulla panchina azzurra, ci vuole ora un Napoli sfrontato e coraggioso che provi davvero a vincere in Catalogna, per tornare ai quarti, incassare 15 milioni dall’Uefa e poter nuovamente sognare Il gol La rete segnata all’andata da Osimhen contro il Barcellona A destra Calzona e il sopralluog­o del Napoli sul campo del Montjuic
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