Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Ron: mi metto sempre in gioco Il cantautore stasera all’Acacia con il suo tour «Al centro esatto della musica»

Napoli Amo questa città e quando vengo qui non resto mai deluso ma sempre affascinat­o da chi ci abita e dalla sua lingua, contento di cantarci

- Vanni Fondi

«Mi piace mettermi in gioco e ora lo faccio come mai prima, vivo per la musica e sono felice davanti al pubblico. Da sempre è così, da quando ragazzino ho cominciato questo splendido mestiere di cantautore». Così Ron presenta il suo tour, «Al centro esatto della musica», che approda stasera a Napoli all’Acacia, un titolo mutuato da una delle sue tantissime hit, da «Vorrei incontrart­i fra cent’anni» a «Non abbiam bisogno di parole». Ovviamente in scaletta. Classici amati anche dai ragazzi a testimonia­nza del successo senza tempo di Rosalino Cellamare, 70 anni.

Qual è la ricetta per riempire teatri col proprio modo di sentire e creare la musica, facendo fronte a nuovi colleghi, spesso più personaggi che cantanti o cantautori?

«Non ci sono ricette se non quelle personali. Come quella di divertirmi e di essere sempre me stesso. Devo dire che io ricomincio sempre daccapo. Seguendo

il fluire delle idee e di ciò che ho dentro. Questo mi fa bene e mi permette di non fare cose per forza anche se non mi piacciono: non ci riuscirei mai».

Un cantautore “vecchia maniera” come lei come si pone di fronte a rapper e trapper fan dell’auto-tune?

«Voglio difendere una parte di questi ragazzi, alcuni dei quali molto bravi. Penso a Mahmood, per esempio, che a Sanremo ha scelto e cantato ”Come è profondo il mare”. O Ghali, i Santi francesi. Ho ammirato molto anche il loro coraggio di portare sul palco canzoni importanti, belle. Il loro esempio deve servire anche a tutti gli altri ragazzi che stanno inseguendo un sogno. Giusto arricchirs­i con la grande musica del passato, giusto che i ragazzi comincino prima dall’ascoltare».

Tra i suoi preferiti, oltre a Mahmood?

«Stimo moltissimo Elodie e Annalisa, due personaggi oltre che grandi cantanti (e amiche), con molte possibilit­à in più da giocarsi. E lo fanno perché se lo possono permettere. Tra i giovanissi­mi, poi, mi piace quello che fa Olly».

"

Sempre tutti »al centro della musica»?

«Tanti ragazzi lavorano bene, forse non tutti, ma lo stesso si può dire di quelli della mia età... Basta concentrar­si e scrivere col cuore».

Sul palco vomerese dell’Acacia, con Ron (pure alla chitarra e al pianoforte) Giuseppe Tassoni (piano e tastiere), Roberto Di Virgilio (chitarre) e Stefania Tasca (voce, percussion­i e chitarra acustica).

 ?? ?? Evergreen Ron, al secolo Rosalino Cellamare (70 anni)
Evergreen Ron, al secolo Rosalino Cellamare (70 anni)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy