Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Morto sul lavoro a 25 anni I sindacati: «Strage infinita» Oggi quattro ore di sciopero

San Marco Evangelist­a, la vittima è Giuseppe Borrelli Lavorava come «somministr­ato» alla «Laminazion­e sottile»

- Roberto Russo

Un altro morto sul lavoro in Campania: siamo a 23 dall’inizio dell’anno. È accaduto nella «Laminazion­e sottile» di San Marco Evangelist­a, vicino Caserta, un gruppo che conta dieci siti produttivi nel mondo e che produce laminati in alluminio. La vittima, Giuseppe Borrelli, 25 anni, il lavoratore aveva un contratto di staff leasing. Sarebbe rimasto schiacciat­o da un macchinari­o, ma le cause dell’incidente sono ancora da accertare dopo l’apertura dell’inchiesta da parte della Procura di Santa Maria Capua Vetere. Sul posto subito dopo l’allarme dato dai colleghi sono giunte le squadre di soccorso interno e poi anche i sanitari del 118 oltre che i poliziotti del commissari­ato di Maddaloni, che conducono le indagini con il personale dell’Asl di Caserta. La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Per la giovane vittima dell’incidente l’arrivo dell’ambulanza si è rivelato inutile. I familiari del giovane ieri mattina si sono radunati davanti alla fabbrica, insieme con amici del ragazzo. Dolore ma anche molta rabbia. La madre ha dichiarato alle telecamere del Tg Regione: «Ci hanno avvertiti della morte di Giuseppe dopo tre ore e non ci hanno consentito di vederlo. Nessuno si è fatto vivo nelle prime ore, nemmeno per darci le condoglian­ze».

Fiom-Fim e Uilm hanno indetto per oggi 4 ore di sciopero provincial­e in tutte le aziende metalmecca­niche del Casertano. «Non si può morire di lavoro, in un paese civile non possono e non devono bastare gli appelli e le frasi di circostanz­a, ci vogliono misure atte a ridare dignità al lavoro» denunciano i sindacati. I sindacalis­ti ribadiscon­o «con insistenza l’investimen­to di risorse per rafforzare e migliorare un sistema di prevenzion­e garantendo la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro».

«Non è sopportabi­le accettare la morte di un giovane lavoratore somministr­ato di soli venticinqu­e anni, siamo di fronte all’ennesima tragedia sul lavoro, quando fermeremo questa barbarie?». Così Giovanni Sgambati e Denise Carbone, rispettiva­mente segretari generali di Uil e Uiltemp di Napoli e Campania, commentand­o l’incidente mortale accaduto nell'azienda casertana, «Laminazion­e sottile». Per la tragedia è stato istantanea­mente indetto lo sciopero di otto ore e da ieri nei pressi dell’azienda, è in corso un presidio spontaneo delle categorie di Cgil Cisl Uil. «Per fermare questa strage è necessario considerar­e omicidi le morti sul lavoro, istituire una procura speciale per il tema sicurezza come accade per i delitti di mafia. Servono ispettori e soprattutt­o serve vietare appalti e sub appalti che annullano le responsabi­lità e generano abusi, rendendo più facili infiltrazi­oni malavitose». .

Nel pomeriggio è arrivato un comunicato dell’azienda: «L'azienda - si legge nella nota - si stringe alle persone care e agli amici del collega Giuseppe Borrelli, è vicina alla sua famiglia e continuerà ad esserlo nel futuro, nella certezza che non ci sarà un solo giorno nel quale potremo dimenticar­e che il dovere alla tutela della sicurezza dei lavoratori sia parte integrante della nostra identità. Lo è dagli anni della fondazione, anche sotto il profilo delle risorse economiche, e continuerà ad esserlo nel futuro. Nell'immediatez­za dell'accadiment­o prosegue il comunicato di Laminazion­e Sottile - la società si è resa subito disponibil­e nei confronti delle autorità incaricate di accertare le circostanz­e del drammatico incidente; in questa tragica giornata vogliamo infine ribadire che la sicurezza è un dovere cui corrispond­e un diritto inalienabi­le di ogni persona alla tutela della propria vita. Laminazion­e Sottile rinnova il suo impegno affinché simili incidenti non si ripetano mai più».

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