Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Morto sul lavoro a 25 anni I sindacati: «Strage infinita» Oggi quattro ore di sciopero
San Marco Evangelista, la vittima è Giuseppe Borrelli Lavorava come «somministrato» alla «Laminazione sottile»
Un altro morto sul lavoro in Campania: siamo a 23 dall’inizio dell’anno. È accaduto nella «Laminazione sottile» di San Marco Evangelista, vicino Caserta, un gruppo che conta dieci siti produttivi nel mondo e che produce laminati in alluminio. La vittima, Giuseppe Borrelli, 25 anni, il lavoratore aveva un contratto di staff leasing. Sarebbe rimasto schiacciato da un macchinario, ma le cause dell’incidente sono ancora da accertare dopo l’apertura dell’inchiesta da parte della Procura di Santa Maria Capua Vetere. Sul posto subito dopo l’allarme dato dai colleghi sono giunte le squadre di soccorso interno e poi anche i sanitari del 118 oltre che i poliziotti del commissariato di Maddaloni, che conducono le indagini con il personale dell’Asl di Caserta. La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Per la giovane vittima dell’incidente l’arrivo dell’ambulanza si è rivelato inutile. I familiari del giovane ieri mattina si sono radunati davanti alla fabbrica, insieme con amici del ragazzo. Dolore ma anche molta rabbia. La madre ha dichiarato alle telecamere del Tg Regione: «Ci hanno avvertiti della morte di Giuseppe dopo tre ore e non ci hanno consentito di vederlo. Nessuno si è fatto vivo nelle prime ore, nemmeno per darci le condoglianze».
Fiom-Fim e Uilm hanno indetto per oggi 4 ore di sciopero provinciale in tutte le aziende metalmeccaniche del Casertano. «Non si può morire di lavoro, in un paese civile non possono e non devono bastare gli appelli e le frasi di circostanza, ci vogliono misure atte a ridare dignità al lavoro» denunciano i sindacati. I sindacalisti ribadiscono «con insistenza l’investimento di risorse per rafforzare e migliorare un sistema di prevenzione garantendo la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro».
«Non è sopportabile accettare la morte di un giovane lavoratore somministrato di soli venticinque anni, siamo di fronte all’ennesima tragedia sul lavoro, quando fermeremo questa barbarie?». Così Giovanni Sgambati e Denise Carbone, rispettivamente segretari generali di Uil e Uiltemp di Napoli e Campania, commentando l’incidente mortale accaduto nell'azienda casertana, «Laminazione sottile». Per la tragedia è stato istantaneamente indetto lo sciopero di otto ore e da ieri nei pressi dell’azienda, è in corso un presidio spontaneo delle categorie di Cgil Cisl Uil. «Per fermare questa strage è necessario considerare omicidi le morti sul lavoro, istituire una procura speciale per il tema sicurezza come accade per i delitti di mafia. Servono ispettori e soprattutto serve vietare appalti e sub appalti che annullano le responsabilità e generano abusi, rendendo più facili infiltrazioni malavitose». .
Nel pomeriggio è arrivato un comunicato dell’azienda: «L'azienda - si legge nella nota - si stringe alle persone care e agli amici del collega Giuseppe Borrelli, è vicina alla sua famiglia e continuerà ad esserlo nel futuro, nella certezza che non ci sarà un solo giorno nel quale potremo dimenticare che il dovere alla tutela della sicurezza dei lavoratori sia parte integrante della nostra identità. Lo è dagli anni della fondazione, anche sotto il profilo delle risorse economiche, e continuerà ad esserlo nel futuro. Nell'immediatezza dell'accadimento prosegue il comunicato di Laminazione Sottile - la società si è resa subito disponibile nei confronti delle autorità incaricate di accertare le circostanze del drammatico incidente; in questa tragica giornata vogliamo infine ribadire che la sicurezza è un dovere cui corrisponde un diritto inalienabile di ogni persona alla tutela della propria vita. Laminazione Sottile rinnova il suo impegno affinché simili incidenti non si ripetano mai più».