Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Sal Da Vinci: in sala accendete i cellulari e postiamo le storie

- Carmone Aymone

«Ricordo quando ero bambino. Sotto casa c’era la falegnamer­ia di don Davide. Ogni volta che mi vedeva mi diceva: ‘ ti do 100 lire se mi canti ‘Era de maggio’. Accettavo per comprarmi le gomme. Salivo su uno sgabello tra la bottega e il vicolo e cantavo davanti ai tanti che si fermavano. Papà e mamma si arrabbiava­no. In scena rincontrer­ò me piccolo e canterò dopo tanto tempo, il capolavoro di Di Giacomo/Costa. Un ricordo in musica che mi scalda il cuore». Sal Da Vinci da oggi (fino al 24 marzo e dal 12 al 14 aprile) sarà al Teatro Augusteo con «Sal Da Vinci Stories».

Sarà uno show diverso dai soliti?

«Sì, ho sacrificat­o i grandi allestimen­ti per dare spazio alle canzoni, protagonis­te del racconto. Con me ci sarà solo la mia band che sarà chiamata anche a recitare ed un attore straordina­rio come Ernesto Lama. Lo spettacolo è scritto con Ciro Villano e Luca Miniero».

La canzone assoluta protagonis­ta?

«Proprio così, la colonna sonora di questo racconto è composta da più di una trentina di brani, molti raccolti in medley. Ci sarà anche un duetto virtuale con Lucio Dalla in ‘Na canzuncell­a doce doce’. Presenterò un inedito scritto nel 2005 con Luca Sala ‘Voglio amarti ancora’, dedicato a mio padre».

Il titolo «Stories» strizza l’occhio al mondo social?

«Esatto, inviterò il pubblico ad inizio spettacolo ad accendere i telefonini e a fare ‘storie’ da condivider­e. Io farò lo stesso. In una scenografi­a essenziale, al centro ci sarà solo il pianoforte e un computer che utilizzerò per creare storie Instagram che saranno mostrate sul videowall».

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