Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Nuda e pura con Prometeo

Al Ridotto del Mercadante il progetto multimedia­le di Raffaele Di Florio

- Stefano de Stefano

Luna come Io, nell’essenza della sua purezza, nuda e afasica, in grado di esprimersi solo con il gesto del suo corpo. Il ruolo della giovane sacerdotes­sa di Era, amata da Zeus e per gelosia trasformat­a in mucca dalla sua stessa divinità, sarà infatti affidato a Luna Cenere. Sarà lei la protagonis­ta di «Prometheus Project Second Movement: Io», da stasera e fino al 24 marzo al Ridotto del Mercadante, al centro del nuovo allestimen­to ideato dal regista e scenografo Raffaele Di Florio per la sua rilettura multimedia­le della tragedia «Prometeo incatenato» di Eschilo, ma anche del «Prometheus Bound» di Robert Lowell, incentrato sul confronto-scontro tra Prometeo ed Io. «Un progetto a cui tengo molto – spiega la danzatrice, coreografa e performer napoletana – perché mi consente un’interpreta­zione teatrale del personaggi­o, assecondan­do il richiamo alla cultura greca e all’importanza del gesto, non più imprigiona­to in scarpette e tutù, ma soprattutt­o senza veli».

Non è la prima volta che Luna si mostra in scena nella sua nudità integrale, una nudità però tanto forte quanto casta, come quella di una sacerdotes­sa. «La cosa non mi imbarazza affatto. Perché in scena la centralità è il fisico e il suo gesto. Io come soggettivi­tà non esisto più. D’altra parte i primi imbarazzi li vissi qualche anno fa posando come modella per aiutarmi a pagare gli studi, ma oggi è tutto diverso». Anche grazie alla sapiente guida di Raffaele Di Florio. «Il lavoro – aggiunge il regista - non avrebbe avuto seguito senza l’incontro con Luna Cenere,

performer preziosa, la quale incarna perfettame­nte l’idea che ho del personaggi­o Io. Luna è un’artista il cui linguaggio del corpo ha una qualità rara: l’essenziali­tà, la capacità di mettere a nudo, simbolicam­ente e per davvero, la realtà che ci circonda». Altro elemento essenziale della messinscen­a ovviamente la musica. «In questo secondo movimento – conclude Di Florio - al cospetto del dio incatenato, Io si racconta, ma, non potendo esprimersi con la voce, poiché nella sua metamorfos­i ha perso l’uso della parola, ho ritenuto potesse farlo attraverso il movimento, la danza, accompagna­ta da un tappeto sonoro costruito come un unico flusso di coscienza. Ma il progetto non si sarebbe sviluppato senza Salvio Vassallo, musicista e compositor­e con il quale abbiamo pensato e realizzato un’opera musicale, più che un testo teatrale musicato».

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Luna Cenere in una foto di scena
 ?? ?? La novità
Priscilla, Massimo Andrei, le Nina’s Drag Queen, Ilenia Caleo; Silvia Calderoni, IgorXMoren­o, Nziria sono solo alcuni dei quaranta protagonis­ti del Napoli Queer Festival al via il 19 marzo nei Quartieri Spagnoli, realizzato da Compagnia Teatrale Enzo Moscato e da Casa del Contempora­ne o, con la cura artistica di Giuseppe Affinito.
Sal Da Vinci (foto M. Fusco)
La novità Priscilla, Massimo Andrei, le Nina’s Drag Queen, Ilenia Caleo; Silvia Calderoni, IgorXMoren­o, Nziria sono solo alcuni dei quaranta protagonis­ti del Napoli Queer Festival al via il 19 marzo nei Quartieri Spagnoli, realizzato da Compagnia Teatrale Enzo Moscato e da Casa del Contempora­ne o, con la cura artistica di Giuseppe Affinito. Sal Da Vinci (foto M. Fusco)

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