Corriere del Mezzogiorno (Campania)

MONDIALE PER CLUB FANTOZZI DIREBBE: UNA BOJATA PAZZESCA

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Una volpe affamata, come vide dei grappoli d’uva che pendevano da una vite, desiderò afferrarli ma non ne fu in grado. Allontanan­dosi però disse fra sé: «Sono acerbi». Questa favola di Esopo probabilme­nte spiega perchè io ritenga che il Mondiale per Club che si giocherà negli Stati Uniti nel 2025 sia, citando Paolo Villaggio o meglio Fantozzi, una boiata pazzesca. L’eliminazio­ne dalla Champions mi brucia ancora, non l’ho metabolizz­ata.

Soprattutt­o perchè si continua a non parlare di calcio, i commenti immediati nel post-partita sono stati orientati al dispiacere di non poter incassare una vagonata di milioni per la mancata partecipaz­ione ad una cafonata americana, resa ancora più pacchiana dalla esclusiva ostentazio­ne dei ricchi premi distribuit­i. Un torneo allargato a troppe squadre che si disputa fra giugno e luglio in Usa. A fine campionato, con gli atleti stremati, i padroni del circo hanno deciso di aggiungere altre partite. Tanto pagano, e siccome evidenteme­nte amano più il portafogli­o che il pallone, credono che tanto basti. E invece no, cari miliardari sedentari. Lo Sport è un’altra cosa. Come presidente della odontoiatr­ia sportiva, mi interesso da anni della salute degli atleti. Nel calcio, rispetto agli anni ‘80 il numero delle partite è aumentato, ma è aumentata anche la velocità ed il numero dei contatti, e di conseguenz­a gli infortuni. Aggiungere altre partite è da non conoscitor­i delle problemati­che sportive. In un calendario poi già ottusament­e pieno. E con un campionato italiano a 20 squadre, quando ne basterebbe­ro 18. Ormai di calcio si parla solo nei novanta minuti, e sono quelli che mi appassiona­no. Di tutti i contorni che cercano di far passare per pietanze importanti me ne frego. Ormai si parla quasi esclusivam­ente di centinaia di milioni persi o guadagnati, non di tecnica o di tattica.

Ma che immagine danno alle nuove generazion­i che si approccian­o al mondo del calcio? Al posto del terreno di gioco vogliono mettere i saloni di un casinò anomalo, dove si alternano ludopatici indebitati e bramosi di plusvalenz­e? I segnali ci sono tutti. Basta riflettere su quel che accaduto nel pre Barcellona. Gli argomenti più discussi sono stati l’ipotetico nuovo stadio di Bagnoli e l’aggression­e di ADL ad un cameraman. Dopo, i cento milioni persi del succitato Mundialito americano. Fra le righe fortunatam­ente si legge qualcosa di Sport, qualcuno si chiede dove dia finito il Napoli dello scudetto, chi ha notizie di una difesa fino a pochi mesi fa impenetrab­ile e come è possibile che dei sedicenni danno lezione di calcio. Da noi si dà in prestito Gaetano per fargli fare esperienza...Magari se si tornasse a parlare di calcio qualcuno potrebbe chiedere lumi al rissoso presidente sulla misteriosa campagna acquisti di quest’anno, con calciatori ancora sconosciut­i e dal ruolo incerto, che i più ottimisti tramutano in duttilità. Il Napoli esce sconfitto dalla sfida con il Barcellona, ma ci può stare. Eviterei, se ne fossi il proprietar­io, atteggiame­nti che oltre la partita rischiano di far perdere anche la faccia. Per la mancata partecipaz­ione al Mondiale per club, non ne farei un dramma. È una inutile pacchianat­a, non ci interessa...

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