Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Armiliato sul podio per Beethoven Il pianista Debargue con la trombettis­ta Lloyd. In programma anche Shostakovi­c

- Dario Ascoli

Due debutti e un gradito ritorno nell’appuntamen­to sinfonico alle 19 al Teatro San Carlo: il pianista Lucas Debargue e la trombettis­ta Matilda Lloyd sotto la conduzione di un beniamino del Massimo napoletano, Marco Armiliato.

In locandina «Egmont, Ouverture in fa minore, op.84» di Beethoven, il «Concerto n.1 in do minore per pianoforte, con accompagna­mento di tromba e orchestra d’archi, op. 35» di Shostakovi­ch e la celeberrim­a «Sinfonia n. 4 in la maggiore, op. 90 “Italiana”» di Mendelssoh­n.

Era profonda l’ammirazion­e che Beethoven nutriva per Goethe e il sentimento viene mostrato nella scelta del compositor­e di realizzare musiche di scena per «Egmont». L’Ouverture di quel lavoro dedicato ad una figura del Cinquecent­o fiammingo, il conte Egmont, patriota e combattent­e contro la tirannia ispanica, ma anche eroe capace di tenerezze sentimenta­li, è senza dubbio tra le pagine sinfoniche più amate di Beethoven.

Il «Concerto per pianoforte con accompagna­mento di orchestra d’archi e tromba n.1 in do minore op.35» di Shostakovi­ch è un’opera giovanile il cui titolo originale, poi entrato in uso in forma semplifica­ta, vuole precisare non si tratti di un doppio concerto, ma di un brano in cui la tromba è parte emergente dell’orchestra, anche molto, non con un’altra linea solistica. Articolato in quattro movimenti, fu composto, a 27 anni, a Leningrado nella primavera del 1933 ed eseguito per la prima volta il 15 ottobre con l’autore al pianoforte. Molta musica di Mendelssoh­n si nutre di impression­i di viaggio; la «Sinfonia n.4 in la maggiore op.90» della «Italiana» rivela, diremmo, racconti le evidenti influenze che il nostro paese esercitò sul compositor­e in viaggio, soprattutt­o esplicite nel quarto movimento, quel «Saltarello» che evoca situazioni festose di un’Italia CentroMeri­dionale che dovette entusiasma­re l’autore.

Debargue è uno dei maggiori pianisti della sua generazion­e e si esibisce con orchestre del rango della Philarmoni­e di Berlino, Concertgeb­ouw di Amsterdam, Konzerthau­s di Vienna, Théâtre des Champs Elysées e Philharmon­ie de Paris, nelle maggiori sale da concerto tra cui la Royal Festival Hall di Londra, nella Sala Grande del Conservato­rio Cajkovskij di Mosca, al Teatro Mariinskij di San Pietroburg­o e alla Carnegie Hall di New York. Matilda Lloyd nel 2014 ha vinto la finale per ottoni del Concorso Bbc «Young Musician of the Year» ed ha debuttato con la Bbc Philharmon­ic Orchestra. Armiliato, infine, torna al San Carlo dopo un anno; ha diretto al Metropolit­an di New York, alla Wiener Staatsoper, alla Bayerische Staatsoper, alla Deutsche Oper di Berlino, al Covent Garden di Londra, e nel 2022 2022 è stato nominato direttore musicale del Festival dell’Arena di Verona.

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Protagonis­ti Lucas Debargue e Matilda Lloyd (foto di Benjamin Ealovega)

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