Corriere del Mezzogiorno (Campania)

I DIRIGENTI PUBBLICI VANNO VALUTATI

- Di Mario Rusciano

In Italia abbiamo nodi sia della politica sia dell’amministra­zione pubblica. Tra le due gl’intrecci, le frequenti interferen­ze e tensioni, magari sotto traccia, fanno parte delle tante disfunzion­i lamentate dai cittadini. Delle quali le maggiori responsabi­lità sono sì della politica, ma non vanno trascurate quelle dell’amministra­zione che non è senza peccato. Va ovviamente presuppost­o che i rapporti tra questi due pilastri della convivenza civile sono indispensa­bili e tuttavia complicati. È noto che la politica ha bisogno dell’amministra­zione e viceversa. Non è facile però regolare nel dettaglio i confini delle rispettive competenze. Specie poi se la corretta «collaboraz­ione istituzion­ale» è inquinata da complicità, fedeltà, conflitto d’interessi, scaricabar­ile. Certo l’«amministra­zione» non può funzionare senza gli obiettivi decisi dalla «politica». Il cui indirizzo è prerogativ­a di chi governa un’istituzion­e (per elezione democratic­a o per nomina). Analogamen­te se l’amministra­zione non collabora all’allestimen­to dell’indirizzo politico e non inventa poi gli strumenti per attuarne gli obiettivi, non si ha alcun risultato politico. Evitando ora una lunga digression­e, non si può fare a meno d’accennare a un paradosso ricorrente. Spesso la politica, per acquisire consensi, decide obiettivi sapendone fin dall’inizio l’irrealizza­bilità. Succede quando l’amministra­zione non può soddisfarl­i per mancanza d’adeguate risorse che tocca alla politica fornire (risorse umane; materiali; economico-finanziari­e). Suggerisco­no una riflession­e in materia due notizie. La prima (riportata sul nostro giornale di ieri da Paolo Cuozzo) l’ha data, giustament­e soddisfatt­o, il Sindaco Manfredi.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy