Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Sangiuliano: Capodimonte non chiuderà e Schmidt ha diritto di candidarsi a Firenze
Il ministro della Cultura: «Abbiamo tanti dirigenti di valore». Incarichi ad interim in aumento nei musei
politica deve aprirsi alla società civile, alle persone di valore ma poi se questo accade... Non ho parlato con Schmidt, non so cosa lui deciderà di fare, ma l’eventuale sua candidatura è un diritto costituzionale». Ed è in punta di diritto, citando l’articolo 51 della Carta fondativa della Repubblica — sulla pari opportunità nell’accesso agli uffici pubblici — che il ministro ha snocciolato una serie di esempi: «Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, persona che io stimo tantissimo e con il quale lavoro benissimo, a un certo punto della carriera universitaria prima è diventato ministro poi ha scelto di candidarsi come primo cittadino di Napoli mettendosi in aspettativa. Giuseppe Conte è ordinario di Diritto privato all’Università di Firenze ed è in aspettativa». E ancora: «Mauro Felicori attuale assessore alla Cultura in Emilia-Romagna con cui vado assai d’accordo è stato il direttore della Reggia di Caserta e nessuno ha contestato questa sua scelta. Come nessuno si è meravigliato che Rosanna Purchia, anche lei persona di valore, dopo la Sovrintendenza del San Carlo è andata a fare l’assessore a Torino». Tutto lecito, ma il punto è un altro: cosa accadrà a Capodimonte? Rimarrebbe orfana dopo pochi mesi dall’insediamento del nuovo direttore? «Io seguo tutto personalmente, sono stato alla Reggia poche settimane fa per verificare lo stato di avanzamento dei lavori. Al ministero abbiamo tanti dirigenti di valore. A Napoli poi in questo momento c’è una congiuntura particolare perché il direttore generale dei musei Massimo Osanna conosce bene la città, ci vive ed è in grado di supplire per quello che è necessario. Luigi La Rocca (direttore generale dei Beni Culturali ndr) è napoletano e ha l’interim della Soprintendenza quindi il Mic è in grado di far fronte. Come quando è scaduto il mandato per Brera con l’interim della Cappelletti che ha fatto un ottisti mo lavoro, così anche la direttrice Russo del Colosseo ha avuto l’interim. Insomma, non si chiude certo Capodimonte».
Certo che no, ma si verrebbe a creare uno scenario abbastanza anomalo e, con una battuta si potrebbe dire che in ambito culturale il «dottor Interim» sarebbe l’uomo più potente di Napoli. Resterebbero infatti senza direttori contemporaneamente, il Mann — dove oggi Sangiuliano ha fatto una visita privata insieme con l’ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, Jack Markell con consorte —, il Museo e Real bosco di Capodimonte e già così basterebbe visto che si tratta dei due musei più importanti di Napoli e tra i più rilevanti al mondo come lo stesso ministro sottolinea spesso. A quesi aggiungono la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli e la Biblioteca Nazionale che, dopo il pensionamento di Maria Iannotti, fa capo a Paola Passarelli, direttrice generale delle Biblioteche. Eppure nel Paese certo non mancano forze intellettuali e falangi di studiosi competenti più o meno giovani che potrebbero servire la «cosa (culturale) pubblica».
Scenari appunto. Ma non tanto sfumati viste le conferme politiche alla candidatura del direttore di Capodimonte. «È tempo di scelte. Per Forza Italia, la candidatura a sindaco di Eike Schmidt per il centrodestra a Firenze è l’indicazione migliore per la nostra coalizione, e per tutte le forze sociali e civiche