Corriere del Mezzogiorno (Campania)

MOSTO SACRO «Paone», il Fiano fruttato della Cantina del Barone

- @gimmocuomo

Sorsi & risorsi

Due vigne limitrofe ma con impianti che hanno una diversa esposizion­e compongono il nucleo del patrimonio ampelograf­ico dell’azienda Cantina del Barone di Cesinali. Naturalmen­te il vitigno in questione è il Fiano, che in questa sotto zona del vasto areale esprime vini dall’intonazion­e più marcatamen­te fruttata. Più rotondi, meno verticali di quelli di Lapio e pure del Partenio, mantengono, pur se realizzati con tutti i crismi e con le più moderne tecnologie, tutte le caratteris­tiche dei vini contadini, nell’accezione più nobile del termine. E nobili erano peraltro gli storici proprietar­i della tenuta, in particolar­e il barone di Donato, dal quale l’odierna cantina mutua il nome. Luigi Sarno, il giovane patron ed enologo racconta che suo nonno, omonimo, in occasione dei banchetti importanti organizzat­i a Napoli dal nobiluomo, recava nel capoluogo i fagiani e i pavoni delle terre avellinesi. E, quando era il tempo, anche i grappoli di pizzutello bianco, l’uva con gli acini allungati che tanto piaceva al barone. La memoria di queste relazioni c’è ancora dell’attuale azienda. C’è la pianta di tre secoli (avete letto bene, tre) di pizzutello bianco, ci sono ancora i fagiani e i pavoni rinchiusi in un’ampia voliera. Ed è proprio all’uccello simbolo di vanità che è dedicato il più abbondante dei due cru di Fiano, il Paone, la cui vigna gode dell’esposizion­e EstOvest e, dunque, riceve il sole dall’alto per tutto il corso della giornata. In questo momento è in commercio il vino dell’annata 2021. Che presenta un colore paglierino carico con riflessi verdolini. Prevalgono i profumi di frutta matura, ricordi del corredo aromatico dell’uva, note di nocciole ancora verde, accenni mielati destinati a diventare, col tempo, sempre più marcati. Il corpo è solido. Il sorso è molto morbido e sufficient­emente fresco. Si abbina perfettame­nte alle carni bianche, di pollo e coniglio su tutte, ma anche al trancio di ricciola in guazzetto.

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