Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Luci a San Siro Ultima chiamata per la Champions ci sarà

- Donato Martucci

però, si è unito al lavoro con il gruppo e quindi è stato convocato per la sfida con i nerazzurri sul campo dove ha subito il suo più brutto infortunio al volto dopo l’impatto con Skriniar nel novembre del 2021.

Resta il ballottagg­io con Raspadori, anche se Calzona (che è restato in silenzio anche nella vigilia della sfida) schiererà Osimhen dall’inizio e poi magari concederà spazio all’attaccante emiliano. Per quanto riguarda il resto della formazione è tutto confermato rispetto alla sfida di Champions. Tra i pali ci sarà Meret, in difesa agirà Di Lorenzo a destra, con Rrhamani e Juan Jesus centrali. A sinistra, l’eterno ballottagg­io tra Olivera e Mario Rui è stato vinto dall’uruguagio che contro il Barcellona aveva giocato solo 26 minuti nella ripresa.

A centrocamp­o, Anguissa, nonostante non sia al top della condizione, sarà affiancato da Lobotka e Traorè. Zielinski, che l’anno prossimo vestirà i colori nerazzurri, potrebbe trovare minuti nella ripresa. In avanti, completano il terzetto con l’attaccante nigeriano, Politano e Kvaratskhe­lia. Quello di San Siro, sponda Inter, è un vero e proprio tabù per gli azzurri. In 155 precedenti in Serie A i nerazzurri conducono il bilancio con 70 vittorie, contro 47 del Napoli e 38 pareggi.

L’Inter ha vinto tutte le ultime cinque gare interne contro i partenopei in Serie A ed ha tenuto la porta inviolata in ben sette delle ultime 10 sfide interne. L’ultimo punto conquistat­o a Milano è lo 0-0 del 2017-18, nella stagione del record di 91 punti con Sarri. Mentre la vittoria più recente risale al 30 aprile 2017, 0-1 con rete di Callejon. Insomma, precedenti che non confortano Calzona chiamato a cercare di conquistar­e punti per la corsa Champions che è sempre più lontana. Intanto, Kvicha Kvaratskhe­lia, tra i più in forma in questo finale di stagione, in un’intervista concessa al magazine Versus professa amore al Napoli: «I tifosi del Napoli — si legge nel testo — sono davvero fantastici, sono molto felice. Amano il calcio e sono orgoglioso che mi trattino davvero bene. Il Napoli è un grande club, ha avuto tanti calciatori importanti. Tra questi c’è una leggenda come Maradona, il più grande di tutti. Sono queste cose che rendono indimentic­abile la mia esperienza con questa maglia». E ancora: «L’urlo Champions? Era un sogno, non pensavo mai di poterlo ascoltare. Per me è stato incredibil­e ascoltarlo per la prima volta nel nostro stadio. Quando è finita la musica è partito il coro ‘The Champions’, è stato fantastico».

Infine, ieri si è diffusa la voce — provenient­e da Firenze — di un possibile addio ai Viola (anticipato) di Vincenzo Italiano. Vecchio — e nuovo? — pallino di Adl.

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