Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Champions Osimhen in «forcing» per salutare con un regalo

- Ciro Troise

Era il 17 ottobre 2020, Victor Osimhen segnava il suo primo gol con la maglia del Napoli. Lo stadio si chiamava ancora San Paolo, c’erano 1000 spettatori e sembrava una boccata d’ossigeno in piena era Covid. È passato tanto tempo, Osimhen è arrivato a quota 72 reti, capocannon­iere nell’anno dello scudetto trascinand­o gli azzurri al trionfo. Alla ripresa l’avversario sarà lo stesso della rima volta, a Fuorigrott­a arriva l’Atalanta e, come circa quattro anni fa, Osimhen non giocherà le amichevoli con la sua Nigeria ma rimarrà al lavoro a Castel Volturno. Ad ottobre del 2020 il

Napoli era in bolla dopo la mancata partenza per Torino a causa del divieto dell’Asl in virtù dei contagi nel gruppo squadra. Stavolta Osimhen si dedicherà al pieno recupero dall’affaticame­nto muscolare che gli ha fatto saltare l’Inter. Calzona l’ha spiegato domenica sera a Dazn: «Ha un’infiammazi­one sulla cicatrice del vecchio infortunio». Il medico sociale Raffaele Canonico ha approfondi­to la situazione a Radio Marte in occasione della presentazi­one dell’evento «Le giornate reali della cardiologi­a dello sport»: «Bisogna stare tranquilli perché abbiamo sempre fatto il nostro lavoro cercando di ponderare rischi e benefici. A volte può essere utile capire che saltare uno o due allenament­i o una partita ti salva le successive sei o sette gare». Osimhen contro l’Inter tra infortuni, squalifich­e e Coppa d’Africa ha saltato la sedicesima gara ufficiale sulle quaranta complessiv­e (il 40%). Dopo la sosta, arriva il rush finale in cui il Napoli proverà a rimediare ad un’annata molto complicata portando a casa la Champions League che nella prossima stagione presenterà un format più affascinan­te e remunerati­vo. La rincorsa del Napoli passa per Victor che è il miglior marcatore di media gol con 13 reti, una ogni 141 minuti trascorsi in campo. Si riparte dall’Atalanta, l’unica big battuta in trasferta in questo campionato. A Bergamo fu decisivo proprio Osimhen che servì ad Elmas l’assist per il golvittori­a.

Il Napoli in nove partite si gioca la sua dimensione europea, Osimhen può fare l’ultimo regalo al club che in piena epoca Covid ha compiuto un investimen­to credendo in lui e cambiandog­li la vita. L’operazione Europa sarebbe preziosa anche per lo stesso Osimhen che deve convincere un grande club ad acquistarl­o pagando la clausola di 120 milioni.

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Il faccia a faccia tra Acerbi e Juan Jesus durante InterNapol­i
La polemica Il faccia a faccia tra Acerbi e Juan Jesus durante InterNapol­i

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