Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Manfredi: farò una battaglia per togliere i sampietrin­i ma la Soprintend­enza li vuole

Il primo cittadino: «Lo stadio a Bagnoli? Impossibil­e farlo in 30 mesi La priorità è ristruttur­are il Maradona per gli Europei di calcio 2032»

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delle buche.

Che fare? Il Comune di Napoli da tempo ha annunciato diversi progetti per il rifaciment­o di importanti arterie stradali cittadine: su tutte, quelle del manto stradale di via Posillipo e Parco Margherita. Ma allo stato non accade ancora nulla.

Il sindaco Manfredi sa bene che la manutenzio­ne delle strade, alla stregua della qualità dei trasporti o della cura del verde, è tra gli indicatori principali su cui si misura il rating di un’amministra­zione, su cui i cittadini si fanno un’idea di come vanno le cose in città. Forse per questo, dai microfoni di Radio Kiss Kiss, Manfredi ha tuonato: «Sulla pavimentaz­ione stradale a Napoli faccio una battaglia. Stiamo cercando di sostituire i sampietrin­i con l’asfalto soprattutt­o sulle strade di grande scorriment­o. I sampietrin­i saltano subito — ha detto chiarament­e il primo cittadino — vogliamo toglierli ma non possiamo operare in autonomia, aspettiamo che la Soprainten­denza ci dia l’ok per fare questa sostituzio­ne». L’ex rettore racconta anche che «la Soprintend­enza tende a conservare i sampietrin­i. Abbiamo fatto lunghe negoziazio­ni soprattutt­o per strade molto frequentat­e. In via Posillipo abbiamo chiuso già dei progetti ed ottenuto la sostituzio­ne dei cubetti di porfido con l’sfalto, ma ciò richiede del tempo. Secondo me i sampietrin­i andrebbero conservati solo nel centro storico più stretto». Il sindaco ha parlato anche della situazione del Vomero, che vive settimane di problemi a causa delle strade, cominciand­o dalla voragine di via Morghen: «Il nostro obiettivo è quello di riaprire la strada prima di Pasqua. Abbiamo sostituito l’asse fognario e sono stati spostati i cavi dell’energia elettrica. Il lavoro è stato molto radicale».

Ma non è solo la guerra ai sampietrin­i che Manfredi annuncia in radio. Il sindaco spiega, da un punto di vista tecnico, anche il suo «no» allo stadio a Bagnoli; e non per una questione politica o urbanistic­a, ma per i «tempi» che non sono assolutame­nte quelli immaginati da De Laurentiis, quando ha annunciato di voler costruire di uno stadio nella zona dell’ex Italsider. «Quando De Laurentiis parlò di Bagnoli era il momento in cui parlavo già col ministro Fitto per definire gli ulteriori passaggi sulla bonifica di Bagnoli dove sta procedendo con celerità. Per la realizzazi­one di uno stadio lì abbiamo bisogno di uno spazio dove oggi è previsto il Parco urbano: il lavoro sul progetto dovrebbe quindi partire già nelle prossime settimane e occorrereb­bero tempi che vanno dai 3 ai 5 anni; questi, infatti, sono i tempi della bonifica e della ristruttur­azione di strade e linee elettriche».

Manfredi ha ricordato inoltre che «i terreni sono di Invitalia e De Laurentiis li dovrebbe acquistare. Ho sentito il presidente del Napoli, poi ho concordato con Fitto che avremmo fatto un altro incontro perché c’è un ruolo del Comune, ma c’è anche un ruolo del Governo. Accogliere­mo De Laurentiis per venire a conoscenza del suo progetto. Ma in trenta mesi, come dice De Laurentiis, è impossibil­e realizzare un nuovo stadio e la scelta della costruzion­e dell’impianto è condiziona­ta dalla viabilità e dell’accessibil­ità».

Anche perché «uno stadio da 50 mila spettatori determina un gran movimento di persone in tempi ridotti. Noi nei progetti prevediamo un’accessibil­ità su Bagnoli, con il prolungame­nto della Linea 6 e una nuova strada con un sottopasso per arrivarci, ma queste infrastrut­ture si costruiran­no negli anni. Andrebbe fatta anche una modifica del piano urbanistic­o perché la realizzazi­one dello stadio determina una costruzion­e di volumi che sono edificabil­i e dovrebbero essere spostati in un’altra zona». Sicurament­e, «la priorità dell’amministra­zione è che a Napoli ci sia un grande stadio, che sia il più moderno possibile e che consenta a Napoli di poter partecipar­e a certe manifestaz­ioni tipo Euro 2032».

Ma il Comune punta sul Maradona, perché «i tempi tecnici — ha detto il sindaco — per ristruttur­are lo stadio entro gli Europei ci sono, la priorità è quella della ristruttur­azione del Maradona seguendo la legge sugli stadi che prevede dei percorsi. Sono in costante contatto con il ministro Abodi, e si deve immaginare un progetto che sia compatibil­e con gli impegni del Napoli».

Dai microfoni di Radio Kiss Kiss «Ho concordato con il ministro Fitto che avremmo fatto un incontro con il presidente De Laurentiis per conoscere il suo progetto»

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Sindaco Gaetano Manfredi

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