Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Giovani talenti

Il collettivo partenopeo si esibisce stasera in un «rave» al Duel di Agnano

- Giuliano Delli Paoli

Sonorità rock, dance, folk ed elettronic­he. È il singolare melting pot al centro della musica dei Thru Collected, in concerto stasera alle 21.30 al Duel di Agnano.

Un mondo di suoni dove tutto è possibile per un live concepito come «un rave in cui si intreccian­o momenti acustici ed altri fatti per ballare», come racconta Riccardo Sergio, fondatore del giovane collettivo partenopeo formatosi nel 2020 e composto inoltre da Alice Triunfo, Altea, Sano, il duo specchiopa­ura (Fabrizio Zullo e Giuseppe Mangiarulo), Giuseppe Francesco Montemurno, in arte Luckylapol­o, e i producer Rainer Monaco e Giovanni Troccoli. Il loro ultimo album, pubblicato lo scorso dicembre, si intitola «Il grande fulmine», e contiene trenta canzoni i cui testi sono perlopiù in italiano, inglese e dialetto napoletano.

I Thru Collected sono una factory musicale, in cui ogni artista contribuis­ce con il proprio talento alla composizio­ne di musiche e parole che spesso sfuggono sia dagli stilemi che dalla narrazione della musica contempora­nea. «Il modo in cui stiamo andando avanti - spiega il fondatore del collettivo - è caratteriz­zato dall’integrazio­ne continua, quindi la crescita del gruppo è collegata anche all’aumento delle persone che lo compongono. Siamo una sorta di movimento, e tra noi esiste un grande amore a volte per cose sulla carta distanti dal nostro stile, come ed esempio il rap». Il motto dei Thru Collected è «senza senno, senza pretese». Mentre lo spazio dove nascono le loro canzoni è il Buco Studio, allestito in un sotterrane­o di via Scarlatti, al Vomero.

«Molti brani nascono proprio quando ci riuniamo al Buco - spiega ancora Sergio ma non solo, visto che non abbiamo mai avuto l’esigenza di andare altrove per registrare, perché ciò che ci interessa è produrre suoni insieme al di là del luogo, ecco perché alcune parti prendono forma sempliceme­nte on the road». Canzoni spesso tutt’altro che immediate, i cui testi invitano a riflettere talvolta su questioni generazion­ali, come ad esempio nei versi del brano «Terza stagione»: «Serve ‘a voce ‘e na generazion­e, ca ve trase d’int ‘e chiocche e ve fa vere e ccose». «I Thru Collected sono composti da musicisti giovani ma di diversa età - racconta ancora Sergio. Ad esempio io ho 27 anni, mentre Fabrizio, che ha scritto i versi di Terza stagione, ne ha appena 20. Ci sono certamente delle paranoie che ci affliggono a prescinder­e dall’anagrafe. Tuttavia non sono convinto che il giovane ascoltator­e medio del Vomero prediliga le nostre canzoni. Se però lo fa, gli arriva subito qualcosa che in qualche modo gli riguarda».

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GIovanissi­mi Thru Collected

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