Corriere del Mezzogiorno (Campania)

La lezione di Juan Jesus «Chi è razzista ha un cervello piccolo»

Postato un video in cui dialoga con un giovane della primavera L’inchiesta, domani la procura ascolta le versioni dei protagonis­ti

- Donato Martucci

Negli stadi ancora c’è razzismo purtroppo».

E ancora: «Dobbiamo ancora crescere, ci sono persone che non hanno ancora consapevol­ezza che questa cosa può ferire. Abbiamo cuore, anima, cervello. Spero vengano fatte leggi più forti. Bisogna essere comunque forti. Chi fa atto di razzismo ha un cervello piccolo. Dentro di me so di essere perfetto come Dio mi ha fatto, sono qui per il mio sogno di calciatore, bisogna essere consapevol­i di se stessi e bisogna sempre dire se uno ha subito un atto di razzismo. La gente non può dirti quello che vuole. Cosa dico ai giovani? Dico di essere forte di mente perché il razzismo succede sempre purtroppo e non bisogna ascoltare nessuno». Intanto, domani verrà raccolta la testimonia­nza di Francesco Acerbi dalla

Procura della federcalci­o in videoconfe­renza dalla Pinetina. Con la stessa modalità, probabilme­nte oggi o al massimo domani, verrà ascoltato anche Juan Jesus, che però potrebbe anche recarsi di persona a Roma a seconda delle esigenze degli ispettori federali. Il giocatore nerazzurro, anche con i dirigenti dell’Inter, ha professato la sua innocenza fornendo un’altra versione: avrebbe detto al difensore brasiliano «Ti faccio nero». Ora dovrà dimostrare la sua estraneità ai fatti contestati­gli da Juan Jesus. La procura ha acquisto anche tutte le immagini della partita e probabilme­nte si riserverà anche di raccoglier­e le dichiarazi­oni di altri giocatori e anche il direttore di gara Federico La Penna. Nel caso fosse accertato l’insulto razzista, Acerbi sarà sanzionato con una squalifica di almeno dieci giornate, oltre ad un’ammenda.

 ?? ?? La vicenda
Francesco Acerbi lunedì in tarda mattinata aveva lasciato il ritiro azzurro «per garantire la necessaria serenità alla Nazionale e allo stesso calciatore». A fine partita, il brasiliano che gioca in Italia da oltre dieci anni, aveva chiuso la questione: «Acerbi è andato oltre con le parole ma poi si è scusato: tutto finito, sono cose di campo». Il difensore interista ha poi in seguito smentito tutto. «Secondo me ha detto - ha capito male». In serata era arrivata la replica di Jesus sui social: «Mi ha detto vai via, sei solo un negro». A questo punto la procura federale ha chiesto un supplement­o d’inchiesta
L’immagine Un frame del video postato dal Napoli contro il razzismo
La vicenda Francesco Acerbi lunedì in tarda mattinata aveva lasciato il ritiro azzurro «per garantire la necessaria serenità alla Nazionale e allo stesso calciatore». A fine partita, il brasiliano che gioca in Italia da oltre dieci anni, aveva chiuso la questione: «Acerbi è andato oltre con le parole ma poi si è scusato: tutto finito, sono cose di campo». Il difensore interista ha poi in seguito smentito tutto. «Secondo me ha detto - ha capito male». In serata era arrivata la replica di Jesus sui social: «Mi ha detto vai via, sei solo un negro». A questo punto la procura federale ha chiesto un supplement­o d’inchiesta L’immagine Un frame del video postato dal Napoli contro il razzismo

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