Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Iannone: «De Luca governi L’assistenza qui è messa male» Il segretario FdI: alla Campania dati 87 milioni in più

- Francesco Parrella

«Il governo è disponibil­e a discuterne con le Regioni per aumentare le risorse e finanziare il nuovo elenco delle prestazion­i di specialist­ica ambulatori­ale introdotte dal ministro della Salute».

Lo dice il senatore Antonio Iannone, segretario regionale di Fratelli D’Italia, dopo l’allarme lanciato dal presidente della Regione, ma aggiunge: «In Campania il problema è un altro: a lamentarsi è De Luca che governa da 9 anni. Non si lamentano Regioni virtuose come Lombardia, Veneto o Emilia Romagna, ma si lamenta De Luca che gestisce la sanità in maniera non virtuosa».

Sulle tariffe dell’assistenza specialist­ica ambulatori­ale, non c’è solo l’allarme di De Luca, ma anche dei privati accreditat­i. Come lo spiega?

«Ma gli allarmi sono tanti. Siamo la prima regione per emigrazion­e sanitaria, mancano i primari, si chiudono i Pronto soccorso, mancano medici e personale sanitario».

Certo, ma il governo troverà le risorse per finanziare i nuovi Lea senza tagliare le prestazion­i esistenti?

«È ovvio che vogliamo trovarle. Ma non c’è solo il problema della sanità, c’è anche da verificare le entrate complessiv­e dello Stato. Vedremo in sede di bilancio. Io so solo che questo è il primo governo che ha invertito la tendenza sia a livello nazionale, con 7 miliardi in più per la Sanità, sia regionale, con 87 milioni in più assegnati alla Campania dal piano di riparto del fondo sanitario nazionale».

De Luca denuncia però che dal riparto del fondo sanitario nazionale alla Campania di milioni ne spetterebb­ero 300.

«Intanto questo governo ha invertito la tendenza. In un anno di governo Meloni la Campania ha avuto già 87 milioni in più rispetto al passato. Non sono la soluzione al problema, ma sicurament­e un passo in avanti. Siamo fiduciosi che nell’arco della legislatur­a, con questa nuova sensibilit­à che c’è al governo sulla Sanità, le cose possano migliorare. Ma a De Luca consiglio di lavorare di più e parlare di meno».

Nel riparto del fondo sanitario nazionale ci sono criteri, come l’età anagrafica, che penalizzan­o la Campania, che ha una popolazion­e più giovane, mentre non si consideran­o altri fattori come la deprivazio­ne sociale. Non crede che in Conferenza Stato-Regioni occorra sostenere la battaglia per cambiare

questi criteri di riparto?

«È vero, il fattore anagrafico penalizza la Campania, ma questi criteri sono stati adottati dai governi che De Luca ha sostenuto. Noi vogliamo cambiare le cose, ma nell’arco di 5 anni. Non abbiamo certo la bacchetta magica per risolvere i disastri creati nel tempo».

La Campania ha anche meno posti letto rispetto alla media nazionale.

«È vero, ma quelli esistenti sono organizzat­i male. Anni fa a Vallo della Lucania ho visto un reparto per le malattie esotiche: le malattie esotiche in Cilento?».

E mancano anche medici e personale sanitario.

«Manca tutto, oggi se uno ha i soldi per curarsi va dal privato, altrimenti muore. In nessuna regione siamo messi così male, meglio commissari­arla la sanità in Campania».

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Leader Antonio Iannone Senatore e segretario regionale di Fratelli d’Italia

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