Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«Maximall Pompeii, via a ottobre Previste oltre 1.500 assunzioni»
L’ad Negri: il 27 marzo sarà inaugurato lo svincolo sulla Napoli-Salerno
svincolo autostradale sulla Napoli-Salerno?
«Il 27 marzo».
Avete avviato contatti con le istituzioni, in particolare con il Parco archeologico di Pompei?
«Da subito abbiamo cercato un rapporto col direttore Gabriel Zuchtriegel. Con orgoglio, sulla falsariga dell’esperienza del gruppo Della Valle per il Colosseo, abbiamo proposto di contribuire al restauro della Casa del Centenario. Il nostro, naturalmente, sarà un apporto esclusivamente finanziario. Vorremmo avere anche la possibilità di esporre all’interno del Maximall riproduzioni fedeli dei calchi e degli affreschi pompeiani. Aspettiamo con fiducia il compimento dell’iter burocratico».
Prospettive occupazionali?
«I numeri sono alti, stiamo parlando di 1.500 posti di lavoro, che potranno crescere in funzione del successo dell’iniziativa. I giovani avranno l’opportunità di entrare in contatto con il mondo per il tramite di colossi internazionali come la Marriott o Discovery, grazie al quale faremo rivivere in digitale gli ultimi giorni di Pompei per le scolaresche. Si aprono insomma prospettive che vanno oltre il territorio, anche se il nostro auspicio è che le risorse migliori restino sul territorio per rafforzarne le potenzialità».
Come avverranno le assunzioni?
«I singoli gruppi che si insedieranno utilizzeranno i loro portali per raccogliere le disponibilità. Poi, attraverso agenzie specializzate effettueranno le selezioni. Noi creiamo le opportunità, ma non abbiamo molta voce in capitolo per le assunzioni».
Spazi per l’enogastronomia?
«L’Italia è conosciuta nel mondo come la patria del gusto e della Dieta mediterranea. Anni fa, quando portavo ancora i pantaloni corti, l’area del food era considerata residuale. Ora i criteri sono radicalmente cambiati, sicché daremo grande attenzione a chi vorrà valorizzare la nostra cucina e i nostri vini. Non faccio ancora nomi. Ma abbiamo già definito l’80 per cento dei contratti. Posso però dire che l’offerta, sia per gli utenti locali che per i turisti, sarà molto variegata».
Quanta attenzione alla sostenibilità?
«Abbiamo svoltato: non consumiamo più territorio, ma portiamo avanti interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana di spazi ai quali diamo contenuti. Proprio in questi giorni a Capodrise abbiamo riaperto un contenitore degradato, chiuso da 15 anni. Lo stesso faremo a Salerno sull’area dell’ex Consorzio agrario, per altri 250-300 posti di lavoro».
Altre iniziative al Sud?
«Di qui a qualche mese avvieremo i lavori in un capannone dismesso nell’area industriale di Bari per offrire spazio a un nuovo Tecnomat (ex Bricoman). Si prevedono altri 150 posti».