Corriere del Mezzogiorno (Campania)
In due da 35 anni, fra velocità e passioni
La passione è il filo rosso che unisce i destini di Gianluca De Crescenzo e Simona Varsallona. Insieme da sette lustri — sei anni di fidanzamento e ventinove di matrimonio — hanno trovato un personale equilibrio che ruota intorno alla capacità di coltivare progetti, ambizioni e passioni personali restando tuttavia sempre affiancati. Fiducia, senso di libertà, tolleranza gli ingredienti di una ricetta di coppia che funziona, serve a smussare gli spigoli, a crescere insieme ma anche a mantenere un profilo individuale molto giovane. Gianluca e Simona — 63 e 57 anni, ma nessuno dei due dimostra la propria età — si conoscono da ragazzini. Abitano vicini, a viale Winspeare e via San Domenico, e il terzo vertice del loro mondo di adolescenti è la scuola Sacro Cuore. Frequentano amici comuni, si ritrovano a uscire in gruppo e il salto dall’amicizia all’intesa personale arriva solo più tardi. Negli anni ruggenti del by night napoletano, fra la Mela e la Giungla, iniziano a guardarsi in modo diverso e ad avvicinarsi. Lei è bellissima, lui brillante... l’attrazione fra di loro è forte e mette in breve all’angolo anche una differenza d’età che, in una certa fase della vita, si avverte in modo più sensibile. Incominciano a vedersi da soli, si fidanzano e poi si sposano. Un paio d’anni dopo le nozze diventano genitori di Giorgia, che ha 27 anni. Sei anni più tardi nasce Giulia. Intanto affinano uno stile personale per navigare nei marosi della vita a due e gestire la testardaggine che caratterizza entrambi. Lui è un imprenditore nel settore dei legni tropicali mentre lei, che nasce come interior designer, approda alla moda aprendo uno show room dove propone abiti su misura realizzati con tessuti personalizzati. Storie professionali lontane e passioni diverse. Lei coltiva quella per l’arte, Gianluca ama la velocità. Tutto nasce dalle moto d’acqua — sulle quali porta anche Simona e insieme affrontano il campionato italiano — poi approda al motocross, ai kart e quindi alle auto, a bordo delle quali da trent’anni corre nel Campionato Turismo, che a Napoli arriverà a metà aprile sul lungomare. Lei guarda a questo hobby, che lui coltiva con entusiasmo ragazzino, non senza riserve: ogni volta che Gianluca sale in auto ha un sussulto. Ma i patti sono chiari: le passioni non si toccano. E ogni nuovo progetto va salutato con leggerezza. Anche quello di un ristorante — Il Macello — nel quale lui riversa energie accanto ad un socio, Dario della Rossa, che sostiene bene la sua idea di un luogo dove far crescere una idea diversa di impegno professionale. In due amano ballare, divertirsi e viaggiare. Una fuga improvvisa negli Stati Uniti o un giro nel Sud della Francia, alla ricerca di vigneti da scoprire o di champagnerie fuori dai circuiti ufficiali da visitare, sono occasioni per ritrovarsi in due. Insieme, ma sempre con uno sguardo rivolto all’esterno, considerando la coppia come un bocciolo di girasole che si muove per seguire una luce indispensabile per crescere e portare a nuove infiorescenze.
"La ricetta Progetti di coppia e individualismo: ecco gli ingredienti del loro matrimonio