Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Ragazzi che odiano i piccioni
Sono grossi, a volte obesi (i piccioni, non i passerotti: anche se ci sono passerotti che magnano come facchini e sembrano palle da tennis), sporcano. Quando tubano sembra che qualcuno nelle vicinanze spurghi un lavandino. Sono sempre affamati. Ci hanno persuasi a far finta che non ci siano, e forse è anche questo che disturba i bambini, che ancestralmente invidiano la libertà sregolata dei piccioni. Si lanciano contro di loro con la frustrazione di non poter volare via con e come loro. Hanno nostalgia del cielo.
Gianni Mura definiva i piccioni «topi dell’aria», per la loro carica infettiva paragonabile a quella delle pantegane, perdipiù in grado posarsi e diffondere germi ovunque. Del resto, ci sarà capitato migliaia di volte di vedere un piccione in cerca di briciole su un tavolino di un bar o di un ristorante all’aperto, e mai (o quasi) un ratto prendersi una simile libertà.
Poi un giorno (due o tre fa) leggi che a Sassari un gruppetto di dieci ragazzini si è accanito a bastonate su un piccione, ammazzandolo. Una passante è intervenuta per interrompere il massacro e ha portato l’animale da una veterinaria che, disgustata, ha pubblicato in rete le foto del povero uccello martoriato. Un episodio che rappresenta l’esatto opposto, meglio ancora l’opposto sadico e delinquenziale del lirismo iconografico del bimbo che rincorre il piccione senza mai raggiungerlo. Un’espressione di quella malvagità latente nei bambini che fuoriesce nel branco? Una ragazzata, come dicono gli imbecilli? Un’ennesima dimostrazione che c’è buona parte di genitori attuali votati a maleducare più che a diseducare, che tira su figli emotivamente analfabeti già nella preadolescenza? Io non ho mai dato uno schiaffo a mia figlia, né ho mai alzato la voce con lei. Forse sono stato fortunato a non averne mai avuto bisogno. Ma non mi trattengo dal dire che se avessi un figlio capace di una porcata del genere, lo prenderei a calci in culo. E scusate il francese.
A sabato prossimo.
"Crudeltà A Sassari un gruppetto di dieci giovani si è accanito a bastonate su un uccello, ammazzandolo. Una passante è intervenuta per interrompere il massacro e ha portato l’animale da una veterinaria che ha postato in rete le foto