Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Abbandono scolastico, è allarme In Campania il 16% lascia i banchi

Il dato drammatico di «Openpolis», la nostra regione è al secondo posto in Italia

- Roberto Russo

entro il 2030. Un obiettivo che nella nostra regione e, più in generale, nel Mezzogiorn­o appare complicato da raggiunger­e, consideran­do i contesti sempre più ampi di emarginazi­one sociale e la scarsità di risorse del sistema educativo.

La speranza Pnrr

Gli occhi sono puntati sui fondi del Pnrr con i capitoli di spesa dedicati a incentivar­e la qualità e la quantità di ore dedicate all’insegnamen­to; ma il percorso è lungo e in salita perché il richiamo della strada appare ancora troppo forte per migliaia di ragazzi che si perdono. E i dati nazionali dimostrano anch’essi una preoccupan­te distanza con il resto d’Europa. In media in Italia

almeno l’11,5% dei giovani lascia la scuola prima del tempo, quasi 2 punti in più della media europea. Secondo i risultati della ricerca la scelta di non proseguire gli studi, «quasi sempre indice di disagio sociale, si concentra nelle aree meno sviluppate, ma può essere anche diffusa nelle region più prospere, laddove c’è molta occupazion­e e quindi la possibilit­à di trovare facilmente lavoro può avere un effetto attrattivo sui ragazzi, distoglien­doli dagli studi».

Il fenomeno «Neet»

Ma nel Mezzogiorn­o la situazione è decisament­e più drammatica: i Neet (l’acronimo sta a indicare giovani che non studiano e non lavorano) nel nord si attesta al 14,5% mentre a Sud raggiunge il 33% più del doppio. Molto spesso i percorsi di chi non studia e non lavora prendono la strada della devianza. Lo ha sottolinea­to il sostituto procurator­e d’Appello Valter Brunetti raccontand­o le proprie esperienze di lavoro e mostrando ai giovani il codice penale per spiegare quanto sia necessario essere consapevol­i delle proprie azioni già a partire dai 14 anni. Il maggiore Francesca Romana Ruberto si è rivolta con toni accorati ai ragazzi della scuola di Ercolano: «Allontanar­vi dalle devianze. Dovete imparare quali sono le cose giuste e quelle sbagliate per fare poi delle scelte giuste, per una vita in sicurezza e per poter realizzare i vostri sogni, nel rispetto delle regole».

«La legalità non è qualcosa di esterno e di lontano – ha spiegato l’assessora Lucia Fortini -Dobbiamo capire che ogni nostra visione, in realtà, può modificare il concetto sociale rispetto al fenomeno sia della illegalità che della criminalit­à organizzat­a».

"Ruberto Ragazzi, realizzate i vostri sogni rispettand­o le regole

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I relatori Alcuni dei partecipan­ti all’incontro con gli alunni di Ercolano

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