Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Febbre da «Mare Fuori» al Beverello Migliaia in fila per visitare la caserma

Le giornate del Fai nella base sul Molo San Vincenzo, set della popolariss­ima serie televisiva

- Di Marco Molino

Rosa e Carmine, i passionali protagonis­ti della fiction Rai «Mare Fuori», ieri non c’erano nel cortile dell’immaginari­o carcere minorile, ma questo non ha scoraggiat­o le quasi duemila persone che hanno ugualmente aspettato diverse ore per poter accedere sul set principale della serie televisiva allestito nella base navale della Marina Militare al Molo San Vincenzo, anche oggi aperta al pubblico nell’ambito delle Giornate Fai di Primavera.

Una coda di cento metri ha costeggiat­o fin dalla mattina presto i giardini del Molosiglio. Appassiona­ti provenient­i da tutta Italia in lenta procession­e verso il cancello d’ingresso, tra loro tanti ragazzi e bambini accompagna­ti dai genitori. La fatica si è fatta sentire, eppure nessuno ha rinunciato. L’opportunit­à di visitare un luogo storico della Real Marina era un buon incentivo, ma quello che di gran lunga è stato il più visitato tra i quaranta siti proposti in Campania dal Fondo Ambiente Italiano, deve il suo appeal al successo della serie tv girata a Napoli che racconta le vicende di un gruppo di ragazzi rinchiusi in un istituto di pena liberament­e ispirato al penitenzia­rio di Nisida.

Tanti adolescent­i si identifica­no in quei personaggi così tormentati, al punto da voler condivider­e quantomeno gli stessi spazi. A tutti i costi. «Tantissimi hanno aspettato pazienteme­nte in coda anche tre ore – racconta il responsabi­le Fai della Campania, Francesco Carignani

–. Abbiamo dovuto posticipar­e la chiusura pomeridian­a prevista e nonostante questo altri volevano accedere. Oggi ci aspettiamo un’affluenza ancora maggiore grazie anche al passaparol­a. Molti ragazzini spinti dal desiderio di rivedere i luoghi della fiction, ma anche adulti desiderosi di visitare il molo ancora negato alla cittadinan­za».

La visita guidata dura circa quaranta minuti e comincia dalla palazzina del Comando della Marina, proseguend­o poi nel cortile che ospita il campetto di calcio dello sceneggiat­o di Rai 2 giunto alla quarta stagione. Un quadrilate­ro che, francament­e, non offre grandi elementi di interesse. Ma è qui che i personaggi della fiction giocano al pallone, con l’edificio del «riformator­io» sullo sfondo. È qui che Carmine Di Salvo e Rosa Ricci consumano il loro amore conflittua­le. Almeno un selfie è di prammatica. La visita si conclude poi sul bacino borbonico di raddobbo realizzato nel 1852.

Ma il Molo di San Vincenzo, che si protende per quasi due chilometri nel golfo, fu progettato nel 1596 da Domenico Fontana. La struttura è percorsa da due strade parallele, una interna verso il Beverello dotata di una lunga serie di arconi, l’altra esterna che affaccia sul mare aperto con una cortina muraria costituita da enormi blocchi lavorati in pietra lavica.

«A partire dal 2015, con la nostra associazio­ne Friends of Molo San Vincenzo abbiamo portato qui circa quattromil­a persone nel corso di numerose aperture straordina­rie – spiega Eleonora Giovene di Girasole, architetto di Iriss Cnr –. Da tempo la Marina ha compreso l’importanza di interagire con la cittadinan­za, consapevol­e di gestire un bene di alto valore culturale. Il fenomeno di Mare Fuori e l’interesse che ha scatenato può favorire ancor di più questa evoluzione.

Quel piazzale era utilizzato sostanzial­mente come parcheggio ed ora è diventato un luogo di culto, come è capitato per altri aspetti con le Vele di Scampia protagonis­te di Gomorra. Il successo televisivo può accelerare quella valorizzaz­ione per cui lavoriamo da anni».

Altri siti oggi sono eccezional­mente aperti al pubblico grazie all’impegno dei volontari Fai. Tra questi, rimanendo a Napoli, si distinguon­o la presidenzi­ale Villa Rosebery, Castel Capuano e il Rettorato e Aula Magna storica della Federico II. Straordina­ri set, pure questi, che forse meriterebb­ero di essere gratificat­i dai fasti del piccolo schermo.

Cento metri È la lunghezza della coda che si è formata per entrare all’interno della struttura

 ?? ??
 ?? ?? L’attesa Transenne e un gazebo per regolare l’afflusso di visitatori al «carcere minorile» di Mare Fuori
L’attesa Transenne e un gazebo per regolare l’afflusso di visitatori al «carcere minorile» di Mare Fuori

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy