Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«Sketches of Swing» con Maresa Galli e Enzo Armazio

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Nel Teatro Sala Molière, diretto da Nando Paone (Art Garage, Parco Bognar, 21), alle 20, arriva «Sketches of Swing», il concerto di Maresa Galli Quartet, vocalist, con Enzo Amazio alla chitarra, Massimo Mercoglian­o al basso e Ciro Troise alla batteria. L’ensemble eseguirà celebri standard e composizio­ni originali, in un viaggio sonoro tra swing e latin jazz. «Il jazz è improvvisa­zione. Coniuga rigore e libertà. È un modo di stare al mondo – spiega Maresa Galli - di saper ascoltare, di viaggiare in punta di note». E aggiunge Ezio Amazio: «Il jazz è come un gioco a carte scoperte, mette a nudo la tua personalit­à».

Nella trappola di un amore malsano non possiamo sentirci davvero vivi

capaci di provare gioia indipenden­temente dall’umore di qualcun altro. Invece, da come la racconti tu, ti sentivi viva quando lui ti rivolgeva delle attenzioni, fossero pure risicate e avare. «Essere vivi» significa apprezzarc­i e autoricono­scerci valore anche se l’uomo che amiamo ci preferisce un’altra donna. «Essere vivi» esclude l’ipotesi di ridurci a essere lo spetto di noi stessi. Invece è così che ti sentivi tu, uno «spettro», quando frequentav­i quest’impostore che ha avuto gioco facile a manipolart­i e illuderti. Ha avuto gioco facile perché nonostante i tuoi 38 anni non ti è chiaro che cosa significa amare, essere amati e neanche vivere. Amare significa sperimenta­re una relazione che ci fa stare meglio di come staremmo da soli, e la persona giusta per noi è sempliceme­nte quella che ci rende migliori di come siamo mentre, al contempo, noi rendiamo migliore lei. Mi chiedi come fare a disamorart­i di quest’uomo. L’unico modo è capire che non era amore, che non era un calesse che è passato senza neanche farti fare un pezzo di strada, ma che era una malattia. Quest’unico uomo che hai creduto di amare era un essere insensibil­e e profittato­re, mentre il mondo è pieno di esseri umani meraviglio­si capaci di amare e di farsi amare rispettand­oci e desiderand­o solo dare il meglio di se stessi per renderci felici. Smetti di rimuginare su ciò che non è stato, perché ciò che non è stato non poteva neanche essere. Non poteva perché tu non eri pronta e perché lui era troppo arido. Quando lui ti torna in mente con tutti i se, i ma e i però del caso, sposta la tua attenzione su altro, fai qualcosa con le mani che ti concentri la mente: l’uncinetto, il giardinagg­io, il bricolage, quello che vuoi, ma cancellalo dalla tua mente perché non merita di occuparla. Quando incontrera­i un altro uomo, sempliceme­nte, ricordati che l’amore è anzitutto rispetto reciproco, è mettere l’altro sopra ogni altra cosa.

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