Corriere del Mezzogiorno (Campania)
San Ferdinando 70 Lo spettacolo è il teatro
campagna, che sta dando risultati straordinari con 70 e più spettatori a visita e che andrà avanti ancora sabato 6 e domenica 7 aprile e sabato 13 e domenica 14 aprile, sempre alle 11. «Nel segno di una misura evocativa, eduardiana ma anche pirandelliana — spiega Cossia —, grazie alla quale i personaggi delle varie commedie si mostrano al pubblico come spiriti “ritornanti” del teatro».
A partire dal custode della sala, che qui coincide con Raffaele (Pasquale Aprile) e la sorella Carmela (Francesca Fedeli) provenienti, non a caso, da «Questi fantasmi». Pezzi più o meno brevi che regalano l’atmosfera del luogo, attraversando il foyer del teatro, dove si affacciano anche Rita (Clara Bocchino) e Antonio de «Il cilindro», regalando pagine non sempre note ai più. O personaggi «minori» ma molto intensi come Assunta (Francesca Fedeli) da «Napoli Milionaria» che regala complimenti all’azzimato Settebellizze.
C’è poi l’elogio del Cilindro che D’Elia regala davanti alla vetrina di Scarpetta, parte del Museo dell’Attore, che di quell’elegante copricapo fece uno dei suoi tratti distintivi. Con un attualissimo invito, poi, ad andare a teatro da parte dei giovani interpreti, prima di portare tutti in sala, a sipario chiuso, dove dar vita al rush finale, aperto da un sempre esilarante «Pericolosamente» del 1938, una delle piccole gemme de «La cantata dei giorni pari». Storia parossistica di Michele, vecchio amico di Arturo, che torna a Napoli e scopre che questi ammansisce la recalcitrante consorte Dorotea a colpi di rivoltella (fortunatamente) a salve. E poi le coloratissime Girls, che fra una canzone e un balletto di varietà danno vita a «Ogni anno punto e a capo» e poi a «Sik Sik» (Antonio Elia), ultima commedia recitata da Eduardo proprio lì, nel suo teatro, nel 1979. Infine il saluto, sulle note trascinanti del Calibano di Antonio Sinagra, scritto per la traduzione in napoletano del ‘600 de «La tempesta» di Shakespeare, firmata da De Filippo nel 1982, due anni prima della morte.