Corriere del Mezzogiorno (Campania)
C’è anche Salvini con 7 passaggi
È quinto il ministro Salvini nella personale classifica degli arrivi stilata da governatore De Luca contato.
Ovviamente il la lo danno le Europee, con il loro avvicinarsi, sempre più leader sono in campagna elettorale sui territori. Ma De Luca fa le pulci alla «presenza mai vista di ministri del governo Meloni, i precedenti erano assenti, ora c’è l’eccesso opposto. Ho fatto fare un calcolo dal mio staff, ovviamente al ribasso. In questo anno 120 presenze di ministri in Campania: siamo confortati». Ecco l’elenco: «Dodici volte Tajani, 23 Piantedosi, 9 Nordio, 4 Crosetto, 4 Lollobrigida, 7 Salvini, 2 Calderone, 2 Giorgetti, 4 Valditara, 5 Bernini e via discorrendo. Fino a 27 Sangiuliano, Dio lo abbia in gloria. Siamo diventati una regione attraenmilioni di euro ma rimaniamo la regione più penalizzata, più di 200 milioni al di sotto della media nazionale. Una battaglia che abbiamo fatto da soli». Fratelli d’Italia ha risposto ai manifesti deluchiani contro il governo, con altrettanti 6x3 ma contro De Luca. «Il governo Meloni stanzia un miliardo per la sanità. De Luca bugiardo», recita uno. La risposta del governatore: «Il governo Meloni per la sanità non ha stanziato nulla. Tutti i finanziamenti riguardano i governi Conte e Draghi. Dal luglio 2022 non abbiamo ricevuto un euro».
Ma torniamo ai viaggi. A rispondergli subito è il ministro della Cultura, che al «lucano» De Luca dice: «Ancora di dare i numeri. Per quanto riguarda il sottoscritto, De Luca, forse, confonde le visite con l’essere a casa propria, nella città dove sono nato, ho studiato, ho lavorato a lungo dirigendo un antico quotidiano della città di Napoli». E ancora: «Quello che è in trasferta in Campania è il lucano De Luca, detto con il massimo rispetto verso gente operosa e colta come gli abitanti della Basilicata».
Ed elenca le tante cose fatte, rinfacciando, ancora una volta, al governatore che «la Campania è stata incapace di spendere la maggioranza dei Fondi di sviluppo e coesione 2014-2020». Il botta e risposta continua.