Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Voragine chiusa, riapre via Morghen «Transitabile su metà della carreggiata»
La presidente della V Municipalità: «A Pasqua». Restano i disagi per gli inquilini del civico 63
ultimo strato di asfalto ed in effetti tutto sembrava pronto per l’apertura almeno parziale della strada. Chi passava nei pressi del cantiere osservava e fotografava, come un turista davanti ad un monumento. Clementina Cozzolino, che è la presidente della V Municipalità (Vomero ed Arenella) nel pomeriggio di ieri confermava le anticipazioni dell’operaio, sia pure posticipando l’evento di 24 ore: «Via Morghen sarà transitabile su parte della carreggiata entro Pasqua». Giorno più, giorno meno, resta il fatto che il traguardo è ormai a portata di mano. Le previsioni che erano state avanzate da Abc e dal Comune di Napoli ad inizio marzo, quando erano stati avviati i lavori, che gli stessi sarebbero stati ultimati e che la strada sarebbe stata riaperta entro Pasqua sono state rispettate.
Via Morghen è interdetta completamente al traffico dei veicoli dalla notte del 21 febbraio, quando quasi all’altezza dell’incrocio con via Bonito si aprì una buca profonda tra 4 e 5 metri e larga una decina. Inghiottì l’auto di due ragazzi che erano di ritorno da una serata in un pub a San Martino, dove avevano festeggiato l’esito positivo di un esame universitario di uno dei due. Se la cavarono con molto spavento e praticamente nessun danno fisico. Auto distrutta. Furono fortunati, quella notte, anche i turisti che erano alloggiati in un appartamento al piano terra di via Solimena e che fu invaso dall’acqua sparata ad alta pressione dalla tubatura idrica di Abc di circa 15 centimetri di diametro che, spezzandosi, aveva determinato la voragine. Riuscirono ad allontanarsi incolumi dalla stanza nella quale alloggiavano.
Attendono novità, intanto, i residenti del civico 63. Vorrebbero capire e sapere quando potranno finalmente rientrare nelle proprie abitazioni. «Al momento nessuno sa darci una risposta — lamenta Susanna Visco — e siamo stati realmente abbandonati». Si fa interprete di un disagio diffuso tra i suoi condomini, i quali più volte nel corso delle passate settimane hanno evidenziato di non avere ricevuto da parte del Comune la necessaria assistenza. «Chi ha potuto — hanno raccontato gli sfollati del civico 63 — si è appoggiato a casa di parenti ed amici. Altri sono stati costretti a sistemarsi a proprie spese in un qualche bed and breakfast con la scomodità ulteriore di dovere lasciare le stanze durante il fine settimana, quando arrivano i turisti».
Si attendono gli sviluppi, intanto, dell’inchiesta che è stata aperta dalla Procura di Napoli dopo l’aprtura della voragine per individuare eventuali responsabilità di quanto accaduto. Nei giorni immediatamente successivi all’evento i periti ed i tecnici incaricati dal pubblico ministero hanno effettuato rilievi e sopralluoghi. Obiettivo: capire come e perché abbia ceduto la condotta idrica di Abc.
I lavori Rimossa gran parte delle transenne Steso ultimo strato di asfalto