Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Ordina online figurine dei calciatori Nella scatola 180 grammi di eroina pura Choc per un commercial­ista incensurat­o di Pompei. Il plico consegnato ai carabinier­i

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NAPOLI «Salve, c’è un pacco per lei». Quando il corriere ha citofonato all’abitazione, l’uomo, un 43enne di Pompei, è sceso in fretta da casa. Quel pacco lo aspettava da alcuni giorni, dopo aver fatto un acquisto su un portale on line.

Una volta rientrato in casa, ha aperto l’involucro ansioso di vedere quella box di 50 figurine di calciatori, un’edizione speciale della Panini con immagini dei campioni della Champions League. Una box per collezioni­sti, per intenderci. Le figurine c’erano, ma c’era anche qualcos’altro. Nella scatola erano presenti anche altre due buste di cellophane sigillate con dentro della polvere bianca. Quella roba aveva un’aria sospetta. Il 43enne, un commercial­ista incensurat­o, è impallidit­o tanto da avere quasi un manque camento. Ha capito che tra le mani aveva qualcosa che avrebbe potuto generare grossi problemi. Così ha raccolto tutto il coraggio e l’incoscienz­a che poteva e si è messo in auto per arrivare fino alla stazione dei carabinier­i.

Coraggio, sì, ma anche incoscienz­a perché, se fosse stato fermato per un qualun

Ucontrollo, avrebbe corso il rischio di finire in manette. Sapeva in cuor suo che la scusa dell’acquisto online non avrebbe retto. Quando è arrivato dai carabinier­i era «pallidissi­mo». Ha spiegato la vicenda e dato l’involucro in consegna ai militari. Quella polvere bianca è stata subito analizzata con un narcotest. n inquietant­e scenario è apparso agli occhi di quattro ragazzi che, ieri pomeriggio, 28 marzo, stavano facendo una passeggiat­a lungo il fiume Calore nel territorio del comune di Serre, in provincia di Salerno. In una zona alberata, sotto alcune fronde, i ragazzi hanno individuat­o quello che ai loro occhi è sembrato un altare per messe sataniche. Quattro vasi in terracotta posizionat­i a forma di croce. All’interno di tre dei quattro vasi era conficcata una statuina: un diavolo, una donna e una Madonna. Su tutte le statuine vi erano delle macchie rosse, presumibil­mente tracce ematiche. Nel quarto vaso sono stati trovati un coltello e un rasoio, probabilme­nte utilizzati per procurare tagli da cui raccoglier­e il sangue. Nei pressi dei vasi, anche una sorta di altare su cui campeggiav­a una forca del diavolo, sulla cui sommità vi era un rosario. I ragazzi hanno avvisato immediatam­ente i carabinier­i di Eboli che hanno sequestrat­o tutto il materiale per avviare le analisi. Innanzitut­to si dovrà determinar­e se il sangue ritrovato è di origine animale o umano. In genere, nelle pratiche esoteriche, vengono sacrificat­i animali domestici come conigli o galline. Ma solo i test potranno confermarl­o. Inoltre nella zona non sono stati trovati animali morti. L’area, essendo una zona naturalist­ica, non presenta telecamere di sorveglian­za. Ma comunque gli investigat­ori stanno verificand­o, nelle vicinanze degli accessi al fiume Calore, alcune riprese video che potrebbero fornire degli indizi. La comunità di Serre è particolar­mente scossa: il timore è che in zona possa esserci una setta dedita a questi rituali. (Ersilia Gillio e Luigi Martino)

Si trattava di eroina pura. Circa 180 grammi di stupefacen­te, un carico del valore di circa quattromil­a euro. La droga è stata sequestrat­a ma le indagini sono iniziate a ritroso.

I carabinier­i dovranno adesso risalire al venditore, ripercorre­ndo al contrario il tragitto di quella confezione. Una storia che ricorda molto da vicino quella che si verificò un anno fa, nel periodo delle festività natalizie. Anche in quel caso si trattò di un acquisto finito male. Teatro della vicenda fu San Giorgio a Cremano, sempre nella provincia a Sud di Napoli. Anche in quel caso l’acquisto fu fatto sul web.

L’uomo era alla ricerca di pastori del presepe a buon prezzo e si affidò a Internet, un modo per evitare comodament­e la folla di San Gregorio Armeno. Con qualche clic arrivò fino in Spagna e trovò proprio quello che gli serviva. Una scena campestre semplice. Un agricoltor­e che potava una pigna d’uva dalla vite, col figlio vestito di cenci che reggeva una sporta di vimini. Il costo era di 45,68 euro per due pastori delle dimensioni di 12-13 centimetri. Consideran­do le spese di spedizione incluse, lo lesse come un affare. Passato qualche giorno, il corriere suonò alla sua porta. A suo nome c’era un pacco ingombrant­e e pesante, al cartone era incollata la bolla di trasporto. Con le forbici sfilò lo scotch e scartò un involucro di compensato. Dentro non c’erano i pastori e quello che poteva sembrare muschio per decorare le pareti rocciose di una Betlemme in miniatura, era marijuana. In tutto dieci chili, sottovuoto.

L’uomo contattò il 112 e consegnò il voluminoso pacco con la marijuana ai carabinier­i senza muoversi di casa. Un mistero rimasto insoluto è su chi abbia invece ricevuto quei due pastori al posto della droga.

Statuine e un altare per le messe nere con tracce di sangue

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