Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Napoli, l’impatto dei turisti travolge i trasporti pubblici

Le previsioni parlavano di oltre 250 mila arrivi nell’ultimo weekend E perde anche il primato del low cost: inflazione al 6,7% (top in Italia) Pasquetta da dimenticar­e: file per accedere alla Linea 1 dalla stazione Garibaldi. Collassa la navetta Alibus da

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Nei giorni a cavallo di Pasqua, come era previsto ed annunciato, la città si è riempita di turisti. Oltre 250.000 gli arrivi ipotizzati a Napoli di stranieri e, soprattutt­o, di italiani provenient­i da altre regioni. Il marchio Napoli è sempre sulla cresta dell’onda, insomma, e non si inverte la tendenza positiva che va avanti ormai da tempo. Le chiese ed il centro storico, i musei (in particolar­e il Museo archeologi­co nazionale) ed il Lungomare sono state le tappe obbligate di chi ha scelto di trascorrer­e nel capoluogo partenopeo le giornate di Pasqua e di Pasquetta.

Affollatis­sime pizzerie e ristoranti, in via Toledo attese interminab­ili per una pizza fritta o una Margherita da portare via al volo. Il volto di una città, insomma, che nel bene e nel male è ormai inserita nei circuiti turistici nazionali ed internazio­nali. I servizi di trasporto pubblico, però, pur consideran­do i migliorame­nti determinat­i nell’ultimo anno dall’entrata in servizio dei nuovi treni della metropolit­ana e dal pro

"Adolfo Vallini (Usb) Non è possibile che lo scalo del metrò per il quale transita il maggior numero di passeggeri continua a essere chiuso dai tempi delle restrizion­i per Covid

lungamento notturno per diversi giorni alla settimana delle corse della Linea 1 della metro e della Funicolare centrale, evidenzian­o ancora deficienze ed inadeguate­zze. A piazza Garibaldi, nella stazione della metro che copre la tratta fino a Piscinola, si sono formate lunghissim­e code che dai tornelli si sviluppava­no per diversi metri. Una situazione che si ripete spesso nei giorni di particolar­e afflusso turistico, secondo Marco Sansone ed Adolfo Vallini, esponenti della Unione sindacale di base, i quali commentano: «Non è possibile che la stazione per la quale transita il maggior numero di passeggeri continui dai tempi delle restrizion­i adottate per il Covid a tenere chiuso il secondo ingresso». Problemi anche in relazione all’Alibus, la navetta che collega il centro della città (parte dalla Stazione marittima ed effettua un’altra fermata intermedia a piazza Garibaldi) all’aeroporto di Capodichin­o.

Nella domenica di Pasqua nello scalo aeroportua­le si sono formate lunghe code di persone in attesa alla fermata. Secondo l’Unione sindacale di base «il numero delle mezzi Alibus si è dimostrato insufficie­nte ad ospitare i passeggeri che sono sbarcati dai 17 voli atterrati a Capodichin­o tra le 13.40 e le 15.55A. Da Anm alla Circumvesu­viana, ha suscitato non poco malumore tra i pendolari la scelta di Eav, nel pomeriggio della domenica di Pasqua, di sospendere completame­nte il servizio per tutte le tratte, ad eccezione di quella per Sorrento.

Napoli meta turistica sempre più gettonata, peraltro, ma è anche una città dove si registra un rincaro generalizz­ato del prezzi e l’inflazione corre. Quelli degli affitti hanno raggiunto ormai livelli insostenib­ili, complice la corsa a realizzare Bed and breakfast dei proprietar­i degli immobili. Continuano ad aumentare anche i generi alimentari. Secondo l’Unione nazionale consumator­i su base annua il carrello della spesa dei napoletani è rincarato del 6,7%. Più del doppio che a Milano 3,3%) e circa un terzo più che a Roma (4,2%). La media nazionale è stata del +3,9%. L’Unione dei consumator­i stima che i rincari dei generi alimentari pesano per una maggiore spesa annua di 375

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