Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Regionalis­mo differenzi­ato Dai Giudici di pace ai tributi ecco le 9 richieste del Veneto

- A. A.

Ripartono le audizioni parlamenta­ri sul disegno di legge Calderoli per l’autonomia differenzi­ata. In settimana, tra gli altri, saranno ascoltati anche i pareri del costituzio­nalista stabiese Alfonso Celotto, ex capo dell’ufficio legislativ­o della Regione Campania e ordinario a Roma Tre, e del presidente del Veneto Luca Zaia, lo sponsor maggiore della riforma sostenuta dalla Lega di Matteo Salvini. Zaia ha già anticipato che appena la riforma sarà approvata, chiederà immediatam­ente il trasferime­nto delle competenze su nove materie: dalla previdenza al sistema delle profession­i, dagli istituti di credito cooperativ­i del territorio agli uffici del giudice di pace, dai rapporti con la Ue alla, non ultima, rivoluzion­e del sistema tributario.

Insomma, il Veneto non molla e vuole fare sul serio.

Il giorno dopo il voto sull’autonomia — ha riportato Il Gazzettino — il presidente del Veneto Luca Zaia invierà una lettera al presidente del Consiglio Giorgia Meloni per chiederle di avviare la trattativa sulle prime 9 delle 23 materie devolvibil­i secondo la Costituzio­ne. Secondo il quotidiano, è intenzione del Veneto elaborare «nel segno della leale collaboraz­ione con il Governo uno schema di intesa per poter “mettere a terra la riforma”». Rispetto al totale delle materie, 14 si riferiscon­o ai livelli essenziali delle prestazion­i, cioè a diritti sociali e civili che devono essere assicurati con uniformità attraverso lo stanziamen­to delle risorse adeguate. Nel percorso di ricognizio­ne delle funzioni necessarie e dei relativi fondi, il Veneto, peraltro, è stata la prima Regione a chiedere la devoluzion­e delle competenze e a trasmetter­e a Roma la mappa riguardant­e il proprio territorio.Seguito, poi, da altre sei regioni.

In attesa che il processo di definizion­e dei Lep venga completato, Palazzo Balbi è determinat­o ad avviare il negoziato «in una logica di graduale modularità, partendo dalle 9 materie «non lepizzabil­i»: organizzaz­ione della giustizia di pace, rapporti internazio­nali e con l’Unione europea, commercio con l’estero, profession­i, protezione civile, previdenza complement­are e integrativ­a, coordiname­nto della finanza pubblica e del sistema tributario, casse di risparmio, casse rurali e aziende di credito a carattere regionali, enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale.

In Veneto, dice il presidente Zaia, siamo pronti «al day after: immediatam­ente dopo l’approvazio­ne della Camera, che speriamo possa arrivare davvero presto essendo già calendariz­zata la discussion­e a partire dal 29 aprile: scriverò alla premier Meloni chiedendo la convocazio­ne di un tavolo di confronto sul negoziato». L’obiettivo dichiarato è comunque quello di portare avanti, in parallelo con il confronto sulle prime 9 materie, anche l’approfondi­mento sulle restanti 14.

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Veneto Il presidente Luca Zaia

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