Corriere del Mezzogiorno (Campania)
LA FABBRICA DELLA MUSICA
Mancanza di lavoro, in Campania rappresentano il 54% degli occupati nel settore
Quanto valore aggiunto per la Campania arriva da un miliardo di streaming di Spotify?
La domanda diventa inevitabile dopo il record conseguito da Pasquale Renella, per centinaia di milioni di ascoltatori nel mondo meglio noto come Kina. La sua canzone – come ha ricordato , unico al momento, questo giornale qualche giorno fa — intitolata «Get you the Moon» ha superato la mitica quota a nove zeri sull’app musicale più popolare nel mondo. Una performance che risale a qualche anno fa, il 2018, eppure che non ha lasciato solchi nel dibattito nella nostra regione. Eppure avrebbe dovuto produrre un certo stupore e, subito dopo, una certa irritata curiosità nel voler capire come sia possibile che questi fenomeni, ormai fondamentali nella nuova economia immateriale, continuino a non essere né intercettati né analizzati dal dibattito sia politico che culturale. Cosa vuol dire che un ragazzo di Acerra, senza mezzi e privo di qualsiasi supporto industriale e professionale, possa scalare le classifiche musicali di tutto il pianeta, sbaragliando i più noti autori e interpreti della musica leggera? Vuol dire che Pasquale Renella è indubbiamente un talento, vuol dire che oggi le relazioni a rete permettono di accedere ai segmenti più pregiati del mercato globale a chiunque, abbia intraprendenza e passione.
Da una ricerca Domina incrociata con i dati dell’Inps si scopre che la mancanza di lavoro spinge tantissimi giovani della Campania ad offrirsi come colf e badanti. Gli under 30 che lavorano in Italia in questo settore sono 52 mila — il 5,7% degli occupati in lavori domestici — nella nostra regione sono l’8,5%, un dato doppio rispetto alla media nazionale e secondo solo a quello della Calabria (10%). Nelle realtà più economicamente avanzate del Paese la maggioranza di questi lavoratori è straniera (oltre il 65%) mentre, nella nostra regione il 54% dei 3.777 under 30 occupati come colf e badanti è italiana. Un dato cresciuto del 45% in un solo decennio con un aumento record, il triplo della media nazionale.
Eike Schmidt, direttore di Capodimonte parla della sua candidatura a Firenze: «un’ipotesi realistica. Per il periodo della campagna elettorale sarei in aspettativa». E della difficile situazione finanziaria del museo: «Stiamo provando ad attivare nuove fonti di reddito, per esempio realizzando mostre che offriamo ad altri musei dietro pagamento».