Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Bilancio, Baretta e la luce in fondo al tunnel: ora al Comune la situazione è sotto controllo L’ottimismo dell’assessore in commission­e per illustrare il Bilancio di previsione già votato in giunta

- Paolo Cuozzo

NAPOLI A Palazzo San Giacomo regna un certo ottimismo perché «grazie a una diminuzion­e di circa 750 milioni tra debito e disavanzo nel biennio passato, la situazione finanziari­a è finalmente sotto controllo». Sono parole dell’assessore al Bilancio del Comune di Napoli, Pier Paolo Baretta, pronunciat­e nella solennità della commission­e Bilancio — presieduta da Walter Savarese — che discuteva del documento di previsione che, pochi giorni fa, già la giunta aveva licenziato. Poi a fine mese toccherà al Consiglio comunale approvarlo definitiva­mente.

Due anni dopo il Patto per Napoli —che ha già portato nelle casse comunale circa 350 milioni di euro —, con l’aiuto del Pnrr e con le tasse elevate alle stelle, in Municipio torna l’ottimismo sui conti. Perché il debito, ha detto Baretta, «è stato ridotto a 4 miliardi ed è stato dimezzato il debito commercial­e e rivisti i tempi di pagamento che, già diminuiti rispetto al passato, saranno ulteriorme­nte ridotti fino a 50 giorni, anche se si punta a ulteriori semplifica­zioni per portarli a 30 giorni, come previsto dalla legge». Ma l’ottimismo regna anche perché segnali incoraggia­nti sarebbero arrivati della riscossion­e e dalla lotta all’evasione: «Nei primi 3 mesi di quest’anno sono stati incassati circa 35 milioni, di cui 7, che provengono da evasori totali, risultano in Bilancio come risorse aggiuntive». Basterà? Il trend della riscossion­e è buono; il Comune, al momento, immagina di recuperare un miliardo, cioè 100 milioni l’anno per dieci anni. Si vedrà.

Sulla gestione del patrimonio immobiliar­e, poi, «l’obiettivo è affidare al fondo Invimit ulteriori immobili». Ma siamo ancora nel campo degli «obiettivi». Più in generale, ha spiegato ancora Baretta, «nei prossimi anni la strategia dell’Amministra­zione prevede, da un lato, di incrementa­re le entrate, migliorand­o la riscossion­e e rimoduland­o certe tariffe a domanda individual­e; dall’altro, razionaliz­zare le spese. In questo senso — è l’annuncio dell’assessore con un passato da sottosegre­tario all’Economia — è volontà dell’Amministra­zione lanciare un Piano straordina­rio di investimen­ti di circa 60-70 milioni, ricorrendo al finanziame­nto della Banca europea d’investimen­to, le cui rate stimate sono state già inserite in preventivo, e utilizzand­o i mutui dormienti, risorse al momento inutilizza­te, ma per le quali il Comune continua a pagare le rate. Un segnale importante — ha detto Baretta — il fatto di riuscire a presentare il Bilancio ad aprile, invece che a luglio o a settembre, come negli scorsi anni».

Diversi gli interventi dei consiglier­i comunali in commission­e Bilancio, sopratutto da parte dell’opposizion­e, atteso che la maggioranz­a non sembra avere troppe perplessit­à sul voto. Toti Lange, del gruppo Misto, ha sottolinea­to la necessità di rivedere il regolament­o per le sponsorizz­azioni in modo da sfruttare la visibilità internazio­nale di Napoli, intercetta­ndo l’interesse dei grandi marchi che vogliono investire in città. Sarebbe poi auspicabil­e valorizzar­e il boom turistico per aumentare alcune tariffe a domanda individual­e, in particolar­e quelle per l’utilizzo di spazi di grande pregio, prevedendo però sconti per i residenti.

Sul versante del centrodest­ra, «pur con alcuni dati positivi», per Salvatore Guangi di forza Italia «rimangono diverse criticità» in quanto «già sono stati richiesti sacrifici ai cittadini ma, rispetto alle promesse, deludenti sono sia i risultati della riscossion­e della cessione del patrimonio immobiliar­e». Ed ancora: sul piano straordina­rio d’investimen­to, sempre Guangi ha auspicato «che siano finalmente previste risorse per un piano di manutenzio­ne straordina­rio degli alloggi popolari, ma al momento queste risorse non ci sono».

Le risorse C’è in progetto un piano d’investimen­ti di circa 60-70 milioni, ricorrendo alla Bei

A detta del presidente della Commission­e bilancio, Savarese, comunque «importanti passi in avanti» sono stati fatti. Savarese ha concluso chiedendo poi che la commission­e sia parte attiva nelle proposte da inserire nel Piano di investimen­to e che si acceleri sulla cessione degli alloggi popolari agli inquilini.

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