Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Manna, rivoluzione alle porte Tutti i calciatori «sotto esame» Chi può far parte del progetto e chi no. Lieve infortunio per Ngonge
Nel Napoli ci sono due dimensioni temporali che s’intrecciano. A Castel Volturno la testa è sul presente, sulle otto gare che chiudono una stagione tormentata. Kvaratskhelia ieri ha svolto ancora lavoro personalizzato sul campo ma procede il suo piano per il graduale recupero, oggi potrebbe trascorrere almeno parte della seduta in gruppo programmando poi due allenamenti interi con i compagni prima della partita di Monza. Ngonge, uno dei più vivaci sabato contro l’Atalanta, ha terminato la seduta anzitempo per una contusione alla coscia sinistra. Oggi saranno monitorate le sue condizioni, l’impatto durante l’allenamento non è sembrato preoccupante, dovrebbe recuperare ed essere disponibile per la trasferta di Monza.
Lontano dal centro sportivo, De Laurentiis pensa al futuro del Napoli, alla programmazione della prossima annata. Ha scelto Manna per la direzione sportiva e nei frequenti e approfonditi contatti che hanno portato a questa decisione si lavora anche al restyling dell’organico.
Kvaratskhelia è la certezza da cui ripartire, il primo impegno di De Laurentiis da programmare al termine del campionato è approfondire con l’entourage del calciatore la trattativa per il rinnovo del contratto e l’adeguamento dell’ingaggio. Partiranno Zielinski e Osimhen e De Laurentiis con Manna ha già approfondito quattro innesti importanti: almeno due difensori centrali, una mezzala con fisicità e abile negli inserimenti senza palla per sostituire Zielinski e un centravanti di livello internazionale al posto di Osimhen che partirà per i 120 milioni di euro della clausola rescissoria, con il Paris Saint Germain ipotesi più concreta per il suo futuro.
Queste idee rappresentano il punto di partenza, poi ci sono tante variabili di cui tenere conto: la scelta dell’allenatore, il progetto tecnico, la volontà dei calciatori e le eventuali offerte. Non tutti i calciatori sono uguali anche dopo un’annata fallimentare: Lobotka non ha mai abbassato il livello delle sue prestazioni, Politano è stato spesso incisivo e a tratti si è rivelato l’unico giocatore ad esprimersi meglio rispetto alla scorsa stagione.
Traorè e Dendoncker non saranno riscattati, il Napoli dovrà decidere anche il futuro di Simeone che finora ha giocato solo 952 minuti, è al diciassettesimo posto nella classifica del minutaggio dell’intero organico. Nessuno è completamente intoccabile, capitan Di Lorenzo piace a Inter, Atletico Madrid e Aston Villa. L’Inter potrebbe cedere Dumfries soprattutto se non dovesse rinnovare il contratto in scadenza a giugno 2025 e Di Lorenzo piace perché può essere utilizzato sia da braccetto nella difesa a tre che da quinto a tutta fascia, giocandosi il posto con Darmian.
Sono scenari, valutazioni su discorsi prematuri, il Napoli non ha intenzione di farlo partire, in estate gli ha rinnovato il contratto fino al 2028 con opzione per un’ulteriore stagione. Sta per arrivare l’estate della rivoluzione, Manna è solo il primo tassello.