Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Sgomberato il Mercato ittico: «Sarà recuperato»
Avevano trovato un riparo di fortuna all’interno dell’ex Mercato Ittico, in Duca degli Abruzzi, ma sono stati allontanati ieri nell’ambito di uno sgombero realizzato dagli agenti della polizia municipale di Napoli. Alcune decine di persone, tra le quali un certo numero di stranieri, sono state costrette e recuperare quel poco che avevano con sé e ad andare via. Insieme ai caschi bianchi –informa una nota diramata da Palazzo San Giacomo – sono intervenuti Asia, per ripulire l’area dai rifiuti abbandonati al suo interno, e Napoli Servizi. L’operazione era stata concordata in sede di Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Le condizioni di degrado e sporcizia della struttura - c’erano stati anche alcuni episodi di aggressioni e violenze avevano negli ultimi anni più volte suscitato proteste e manifestazioni da parte dei cittadini che vivono in quella zona. L’area è stata ora affidata alla ditta che dovrà eseguire i lavori di riqualificazione, la quale ha immediatamente installato il cantiere e che si occuperà della vigilanza per evitare che l’ex mercato del pesce sia nuovamente occupato. La struttura entrerà a far parte del parco della Marinella, un progetto di area verde in via Vespucci del quale si parla ormai da un quarto di secolo almeno e che ad oggi ancora non è stato ancora realizzato. «Abbiamo avviato le procedure per recuperare da una situazione decennale di degrado – ha detto ieri l’assessore ed ex questore De Iesu, che nella giunta Manfredi ha la delega alla Legalità - un’area sulla quale avevamo avuto tantissime segnalazioni e denunce da parte dei residenti della zona». Ha poi aggiunto: «L’area è stata riportata ad una situazione di normalità con un cantiere vigilato, che eviterà ulteriori situazioni di occupazioni abusive e che, a lavori ultimati, sarà destinata ad uso sociale e culturale». Nell’autunno del 2022 Gaetano Manfredi aveva annunciato che nell’ex Mercato Ittico sarebbe stato realizzato un centro per l’arte e per la musica. Progettato da Luigi Cosenza, che all’epoca era fresco di laurea, l’edificio sgomberato ieri è un esempio di architettura razionalista e fu completato nel 1935. almeno fin qui, l’aggravante prevista per i reati che abbiano ad oggetto i beni culturali o paesaggistici.
All’udienza ha assistito il garante regionale dei detenuti Samuele Ciambriello. La sentenza è stata da lui accolta con favore: «I fatti sono stati finalmente ben valutati, sebbene le argomentazioni difensive fossero quelle già presentate, ma non accolte, anche nel giudizio di primo grado. Mi preme ringraziare tutti quelli che, a titolo personale, associativo e di opinione pubblica, in questi mesi hanno manifestato vicinanza a Simone. Un grazie particolare va soprattutto a don Franco Esposito, che ha dato la propria disponibilità ad accoglierlo». E proprio il cappellano della casa circondariale di Poggioreale si dichiara «contentissimo che Simone possa venire da noi».
"Don Franco Esposito Attendiamo Simone a braccia aperte, siamo pronti ad assisterlo nella nostra comunità