Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Il presepe Volante di Riccardo Dalisi rischia di «sparire»
Ideato nella dimensione fiabesca delle sagome animate, l’originale Presepe Volante di Riccardo Dalisi è stato per fortuna realizzato anche nel mondo reale, nel quale però tutti i manufatti hanno notoriamente bisogno di una costante manutenzione. Proprio la cura negata in questi anni all’installazione dello scultore lucano scomparso nel 2022, che campeggia lungo la parete di vico San Nicola a Nilo, nei decumani. Ruggine, piante infestanti, cedimenti strutturali:
sono molteplici le minacce all’integrità dell’opera segnalate dalle associazioni civiche del centro storico, ma gli appelli per la tutela di questo patrimonio artistico sono finora rimasti inascoltati.
«Mangiate dall’umidità e divelte dai cespugli, si consumano nel totale abbandono le quindici lampade a tema ‘stelle e natività’ di cui risulta proprietaria Casartigiani», spiega Giuseppe Serroni de I Sedili di Napoli. «Vorremmo restaurare le preziose opere in metallo con un nuovo impian- to di illuminazione. Cna e Came- ra di Commercio avevano tempo fa espresso disponibilità per sostenere il recupero, poi però non ci sono stati passi concreti. E ora tutto tace».
Il presepe fu realizzato nel 2001 da Dalisi nelle botteghe di Rua Catalana, la strada che con i suoi artigiani custodisce le più antiche tradizioni per la lavorazione di ferro e latta. L’artista nato a Potenza nel 1931 ma napoletano d’adozione (ricoprì fino al 2007 la cattedra di Progettazione Architettonica presso la facoltà di Architettura della Federico II), espresse il meglio della sua creatività proprio forgiando residui di metallo che diventavano personaggi da favola e figure allegoriche ispirate ai valori della ecocompatibilità e della decrescita.
In questa prospettiva, l’installazione di vico San Nicola a Nilo rispondeva anche all’intento di nobilitare il lavoro, spesso oscuro, dei piccoli artigiani attivi nell’area. «Lungo questo importante cardo dei decumani – conclude Serroni – è stata anche riscoperto nel 2022 un tratto di pavimentazione seicentesca che insieme all’opera riqualificata di Dalisi consentirebbe il riscatto di un’antica via per tanto tempo dimenticata».