Corriere del Mezzogiorno (Campania)
AL CORRIERE
Caro direttore, il problema dei parcheggiatori abusivi in città non accenna a diminuire. So che le espongo una storia che in tanti hanno evidenziato e denunciato prima di me, in più occasioni, ma tacere non si può e non si deve. Significherebbe rassegnarsi alle illegalità e al malcostume. La cosa che spiace è che questi signori sono attivi sempre nelle stesse zone e basterebbe davvero poco per fare un repulisti deciso. Neanche elevare multe, contravvenzioni o promuovere azioni particolari: basterebbe cacciarli in continuazione e rendere la loro attività impossibile da portare avanti. E invece nulla accade e nuovi illegali spuntano ad ogni angolo di strada. E il paradosso sa qual è? A fronte delle presenza di questi mascalzoni nei soliti luoghi del centro e in altre zone strategiche — il giovedì in zona mercatino di Posillipo e di sera intorno alla Space cinema a Fuorigrotta o nelle strade dei baretti di Chiaia e del centro storico solo per fare qualche esempio — quelli che vengono perseguiti sono spesso i cittadini che provano ad essere virtuosi e che qualche volta finiscono per sbagliare. La domenica di Pasqua, mentre la città impazziva di traffico e di abusi, una zelante pattuglia della polizia municipale non ha trovato di meglio da fare che elevare multe ad alcuni scooter parcheggiati — non nelle strisce bianche, ne convengo con sincerità — all’esterno del circolo del tennis dove era in corso di svolgimento un torneo internazionale. Fa sorridere la cosa, sorridere di amarezza. Non mi pare che questi agenti abbiamo risolto molto, solo reso meno luminosa una bella giornata di sport a quanti avevano deciso di seguire la finale. Mentre l’illegalità, quella vera, metteva radici e proliferava ovunque solo a poca distanza.
L’inutile zelo dei vigili e gli abusi intollerabili