Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Ultima chiamata per l’Europa Tornano Kvara e Ngonge
Napoli a Monza per il riscatto con tremila tifosi
Èsuccesso di tutto in questa settimana tra presente e futuro. Il primo pezzo del Napoli della ricostruzione è venuto fuori con Giovanni Manna direttore sportivo dal contratto quinquennale mentre a fine mese scade l’opzione per il rinnovo dell’intesa con Meluso che probabilmente non verrà esercitata. Discorsi che appartengono all’estate dei cambiamenti, il campionato non è ancora finito e l’ha ricordato proprio il presidente De Laurentiis giovedì nel suo discorso da pater familias nello spogliatoio a Castel Volturno.
Il Napoli riparte dalla trasferta di Monza, un avversario per cui l’Europa meno nobile non è un ripiego per rendere l’annata meno amara ma un sogno. Palladino sogna l’aggancio agli azzurri e in casa ha già battuto il Milan. Palladino, seguito con attenzione da Napoli, Fiorentina e Torino
per la prossima stagione, passò al 4-2-3-1, compiendo una svolta tattica.
Dopo questa variazione nelle ultime sei partite con il nuovo sistema di gioco il Monza ha conquistato quattro vittorie e due sconfitte. Calzona non parla più in conferenza stampa alla vigilia, Palladino ha presentato la sfida contro il Napoli: «Affrontiamo una squadra forte che avrà voglia di rifarsi dopo la disfatta con l’Atlanta. Sarà necessario la partita perfetta. È uno stimolo giocare contro i campioni d’Italia».
Al di là del posizionamento degli uomini in campo, il Monza ha conservato gli stessi principi di gioco: l’attitudine alla costruzione dal basso, lo sviluppo della manovra sulle catene laterali. Ha aumentato ancora di più la vocazione offensiva con una batteria di qualità alle spalle del centravanti Djuric che oggi dovrebbe presentare Colpani, Valentin Carboni e Dany Mota. Daniel Maldini è, invece, un’ulteriore soluzione a gara in corso.
Calzona ha recuperato Ngonge e Kvaratskhelia dai rispettivi acciacchi, non è stato convocato Lindstrom per una lombalgia. Il Napoli rispetto alla gara contro l’Atalanta dovrebbe cambiare l’intera catena di sinistra con Olivera al posto di Mario Rui, Zielinski, che ha avuto un ottimo impatto nel secondo tempo sabato scorso, e il rientro di Kvaratskhelia. Tra le ipotesi valutate alla vigilia, c’è anche il rientro di Natan dal primo minuto al posto di Juan Jesus. Natan non fa parte della formazione titolare dalla sconfitta in Coppa Italia contro il Frosinone del 19 dicembre scorso, al momento è in vantaggio Juan Jesus ma non è da escludere che Calzona rispolveri l’ex difensore del Red Bull Bragantino.
Sugli spalti ci saranno più di tremila tifosi del Napoli ma il clima non sarà all’insegna della festa. C’è delusione per il rendimento degli azzurri e l’atmosfera generale con poca connessione sul presente, sul campo che ha ancora tanto da dire. Una parte del tifo organizzato (gli ultras ’72 della curva B) ha annunciato che nel settore ospiti rimarrà in silenzio e non sosterrà la squadra contestata dopo il 3-0 subito dall’Atalanta.
Il Napoli non vuole disperdere una delle caratteristiche più importanti dell’ultimo ventennio, restare nelle coppe europee che frequenta da quattordici anni. La richiesta di Calzona alla squadra è la stessa dal suo primo giorno: essere squadra in entrambe le fasi e non smarrire la propria identità con ordine, compattezza, ritmo e qualità nelle giocate.